Salerno: Fiom-Cgil- Democrazia al lavoro

L’11 febbraio la Fiom-Cgil ha indetto una manifestazione nazionale con corteo a Roma aperta agli studenti, ai precari, ai migranti e a tutti coloro che in questi mesi si sono mobilitati in tutta Italia per i beni comuni. A tal fine presso la sede FIOM provinciale si sono riuniti l’ANPI di Salerno, il circolo Sinistra Ecologia e Libertà “Miriam Makeba” di Salerno, Partito della Rifondazione Comunista, l’Unione degli Studenti salernitani, Coordinamento Universitario LINK, collettivo “Zona Orientale”, centro sociale Bastian Contrari e hanno deciso di organizzare una decina di autobus per garantire il massimo della presenza alla manifestazione, oltre al fatto che la Fiom di Salerno terrà assemblee in tutti i luoghi di lavoro. Perché sarà una manifestazione che riunirà chi, come noi, vuol fare del lavoro, della democrazia, dell’ambiente, della difesa e acquisizione di un lavoro stabile, dignitoso e con diritti e della legalità un bene comune. Perché è inaccettabile la scelta illegittima di Federmeccanica (che sicuramente sarà seguita dalle altre associazioni di datoriali) di rinnegare l’ultrattività del Contratto nazionale del 2008, firmato da tutti i sindacati e votato con referendum dai lavoratori, e di togliere le libertà e i diritti sindacali alla Fiom. Perché è inaccettabile la scelta della Fiat, in aperto contrasto con la Costituzione italiana, di cancellare il contratto nazionale, la contrattazione collettiva, peggiorare le condizioni di lavoro e ledere le libertà sindacali escludendo la Fiom dai propri stabilimenti. Perché è giusto ed è indispensabile l’abrogazione dell’art. 8 della manovra-bis del governo Berlusconi che consente alle aziende di fare gli accordi con chi ci sta e che impedisce ai lavoratori di potersi organizzare e decidere. Perché questo governo pseudo tecnico non può far finta di nulla e NON intervenire in difesa dei diritti costituzionali in materia di pluralismo e libertà sindacali. Perché vogliamo urgentemente una legge che garantisca il diritto democratico di validazione dei contratti collettivi e di elezione delle rappresentanze sindacali unitarie. Perché la manovra varata dal governo Monti crea recessione, allunga l’età pensionabile, cancella le pensioni di anzianità, aumenta i prezzi e le tariffe,  riduce ulteriormente il potere di acquisto dei salari e delle pensioni.  Tutto cio’ e’ inaccettabile Perché sono altre le misure da prendere per uscire dalla crisi e riportare in equilibrio i conti economici e sociali. Perché l’istituzione di una vera patrimoniale, la lotta contro l’evasione fiscale, la corruzione e l’illegalità sono le vere discontinuità da realizzare insieme ad una azione affinché in Europa si affermi una nuova politica sociale ed economica non vincolata alle indicazioni della Bce, improntata allo sviluppo economico internazionale, con particolare attenzione ai settori industriali, e mirata a un riequilibrio nella distribuzione del reddito. Perché è urgente il reddito sociale per sottrarre al ricatto e per garantire la cittadinanza innanzitutto alle donne, ai giovani e ai migranti che subiscono per primi gli effetti drammatici della disoccupazione. Perché  è fondamentale l’aumento della flessibilità e del precariato che vogliono farci bere con le ipotesi di riforma del mercato del lavoro.  Perché l’abolizione dell’art. 18, che è una norma di civiltà, non aiuta l’economia ma aumenta solo il potere ricattatorio e discriminatorio contro i giovani e i lavoratori tutti.  Perché oggi più che mai c’è bisogno di una estensione dell’art. 18 e delle tutele anche per le aziende di piccole dimensioni.  Perché è necessario ampliare l’utilizzo dei contratti di solidarietà in alternativa ai licenziamenti e una redistribuzione del lavoro senza ridurre la durata degli ammortizzatori sociali. Per tutti questi “Perché”  e per meglio spiegare le ragioni della manifestazione e le modalità organizzative della partecipazione Venerdì 3 febbraio alle ore 10,00 presso la FIOM-CGIL (via L. Guercio 66 tel. 089791959) si terrà una conferenza stampa.