Fisciano: Carpineto, a San Michele di mezzo, Vergine festeggiata

Rita Occidente Lupo

Un dogma, che nel 1854, Pio IX proclamò come verità di fede: Immacolata Concezione. La dispensiera di ogni grazia, attraverso la quale si giunge alla salvezza, non cessa d’esaudire le richieste dei suoi figli. Così la Festa, tinta in rosso sul calendario, s’è ammantata di luce, pensando che in prossimità del Santo Natale, dal Suo grembo nacque l’Emmanuelle, il Dio con noi.  E, tra i primi aculei, dell’aria invernale, tanti a ricordarsi che certe celebrazioni, vanno rispettate anche se infrasettimanali, con la partecipazione eucaristica e preferibilmente con la fuizione sacramentale. Di qui, al Santuario di San Michele di mezzo a Carpineto, frazione di Fisciano, le luci per l’intera vallata irnina. E, al termine della Messa delle ore 16,30, don Luigi Aversa, rettore del Santuario, dopo la consacrazione all’arcangelo San Michele, sul congedo, in processione nella parte bassa del Santuario, ai piedi dell’altare dedicato alla Vergine. L’affresco bizantino, oltre a detenere il fascino architettonico, rimanda alla plenipotenziarietà di Maria, che sorregge il Pargolo tra le braccia. E don Aversa, nel massimo raccoglimento dei fedeli, ha intonato le litanie in latino ed il tota pulchra. L’incenso e le candele, un chiarore dissipante ogni tenebra: tante preghiere sommesse, tante suppliche spesso recondite agli occhi comuni. Lei, la Madre, pronta a raccoglierle tutte ed a sostenere, come l’arcangelo San Michele, le prove terrene, giudando per la retta via, fino al Paradiso! Per tutti, un buona settimana, con l’appuntamento alla prossima domenica, che registrerà un ritiro spirituale, in chiave con l’Avvento.