Salerno: Università,sperimentazione mondiale sulla Genomica Psicosociale

La comunicazione tra geni è realmente possibile? Essa influenza la nostra salute diventando promotrice di benessere? Queste sono alcune delle domande che hanno animato la vita e le attività scientifiche di Ernest Lawerence Rossi (padre fondatore della nuova Psicobiologia e allievo diretto di Milton Erickson) da anni dedicato all’esplorazione dell’esperienza mente-corpo, della comunicazione e della guarigione a tutti i livelli, dal culturale e psicosociale, al cellulare-genetico-molecolare fino al quantum. Tale tema d’indagine, molto innovativo e quasi pioneristico, ha man mano catturato l’attenzione di numerosi ed appassionati ricercatori europei. Tra essi, un’equipe multidisciplinare italiana, per la prima volta al mondo, sarà impegnata nei giorni del 28-29 maggio 2011, in un’indagine sperimentale volta a approfondire come l’ipnosi terapeutica possa innescare una serie di processi fisiologici, che portano all’attivazione di particolari geni in grado di svolgere un’azione benefica e terapeutica sui soggetti trattati. Il gruppo interdisciplinare di ricerca, presieduto dal Prof. Ernest Lawrence Rossi e coordinato dal Prof. Mauro Cozzolino, docente di Psicologia Generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno, è composto dal team di Dr. Salvatore Iannotti dell’Istituto Mente-Corpo di Benevento, dal team di Biologia Molecolare del Prof. Stefano Castiglione della Facoltà di Matematica, Fisica e Scienze Naturali dell’Università degli Studi di Salerno, dal team di Bioinformatica del Prof. Roberto Tagliaferri (Università degli Studi di Salerno), e dal team di Psicologi Clinici della Dr. Giovanna Celia dell’Università degli studi di Salerno. Lo studio prevede l’impiego di innovative tecniche biomolecolari e neurofisiologiche quali DNA microarray, real-time PCR. Qualora la ricerca dovesse dare esito positivo, si potrebbero profilare nuove prospettive nell’ambito dell’epistemologia scientifica e della pratica medico-clinica. Si amplierebbe dunque la consapevolezza rispetto all’importanza del dialogo tra Psicologia e Neuroscienze, aprendo la strada a innumerevoli possibilità di cura per molte patologie definite croniche.