Scafati: Aliberti risponde a Ferruccio Fazio

Dopo la decisione del Ministro della Salute Ferruccio Fazio di imprimere un’accelerazione al processo di riconversione dell’ospedale Mauro Scarlato in struttura per la riabilitazione e l’assistenza agli anziani cronici e disabili, prevista del decreto  commissariale di riordino della rete ospedaliera n.49, il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha dichiarato quanto segue: “Eravamo consapevoli delle carenze strutturali del M.Scarlato, rilevate dai Carabinieri del NAS di Salerno – ha dichiarato il Sindaco ma ribadiamo che anche altre strutture della Provincia di Salerno e della Campania, non risultano in possesso dell’autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie ospedaliere indicata nella delibera regionale 7301 del 31 dicembre 2001, in quanto non rispondono ai requisiti minimi richiesti dalla delibera regionale, cosa confermata anche da un comunicato ufficiale dell’Asl di Salerno. A questo punto, vogliamo sapere l’elenco delle strutture sanitarie con tali requisiti e dove poter ricoverare i cittadini della Campania, al fine di evitare spiacevoli incidenti, che potrebbero mettere in pericolo la salute dei cittadini. Se poi il processo di riconversione è stato avviato per le carenze organizzative circa le procedure e i tempi d’intervento della classe medica, come è emerso dalla verifica dell’ispettore ministeriale, è opportuno ci informino sulla ricollocazione di queste professionalità sanitarie, al fine di poter anche valutare, da utenti, l’opportunità di non essere ricoverati in queste strutture ospedaliere. Se invece, l’intenzione è quella di avviare il processo di riconversione come previsto dal decreto commissariale n.49, è opportuno aprire un tavolo tecnico politico, per capire in che modo si intende riorganizzare l’ospedale di Scafati, in che modo saranno gestiti i casi di emergenza e soprattutto se esistono fondi stanziati e sufficienti per una riconversione, che richiederebbe non pochi sforzi economici. Sono le nostre, domande opportune e legittime, affinchè i cittadini sappiano il tipo di sanità loro offerta”.