Paoli al concerto del 1 maggio

di Rita Occidente Lupo

Il maxi concertone del 1 maggio in Piazza San Giovanni a Roma, con l’intramontabile cantautore Gino Paoli, sulle note di Va’ pensiero. Dopo le recenti dichiarazioni della Lega, la querelle della sostituzione dell’Inno di Mameli e le proposte di riscrivere un testo sull’Italia, le risposte del cantautore, nel 150° dell’Unità, non passeranno inosservate. Accanto a lui, da Bennato a Dalla, con Ennio Morricone. Paoli salirà su un palco che da 22 anni, raggiunge il clou dell’audience nella Festa dei Lavoratori. Data la concomitanza con la beatificazione di Papa Woytjla, indecisioni sul luogo fino all’ultimo momento. Il cantore de “Il cielo in una stanza”, dopo le struggenti melanconie di “Sapore di sale”, intrecciate alle vicende sentimentali con Ornella Vanoni, approda ad una nuova esperienza artistica: il jazz. Passione, che lui rivela aver nutrito fin dall’infanzia e poco espressa finora. Perchè, lui, che vive dal 1963 con una pallottola nel pericardio, resta l’inguaribile sognatore de “La lunga storia d’amore” che ha cullato le generazioni. Che ha ribaltato il rapporto uomo-animale, con “La gatta”. Lui, che ancora vive d’emozioni, riesce tuttora a regalare brividi con la sua voce roca, le sue sintoniche alternanze vocali: non a caso Mogol, lo ebbe degno interprete con Mina, di alcuni testi giammai triti. E, se l’amore per la Sandrelli, non annullò il sodalizio con la cantante della Mala, oggi a lui, il doveroso tributo di riuscire ancora a saper cantare la nostalgia, in un secolo affamato di temporalità!