Salerno: Sanità, Cisl avvia raccolta firme in tutta la provincia

 La Cisl salernitana, di comune accordo con le federazioni provinciali della Funzione Pubblica, Pensionati, Cisl Medici e Cisl Università, darà avvio il prossimo 7 aprile ad una raccolta di firme per una petizione popolare al fine di favorire un più equo riparto del fondo sanitario nazionale. L’allestimento dei gazebo avverrà nei maggiori centri del territorio provinciale  e servirà anche a sensibilizzare i cittadini sui ritardi e le difficoltà che stanno caratterizzando la riforma della sanità sul piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e dell’emergenza.“Questo primo appuntamento ha l’obiettivo di preparare la mobilitazione generale indetta dalla Cisl Campania per il prossimo 16 aprile, sotto il palazzo di governo della giunta regionale”, ha affermato il numero uno della Cisl salernitana, Giovanni Giudice. “Una vera riforma del sistema sanitario della Campania necessita, oltre che di interventi di riordino e razionalizzazione strutturale, di una ridistribuzione delle risorse, da parte del Governo centrale, secondo principi di equità in rapporto ai veri fabbisogni di  assistenza”. Ma i criteri fin qui adottati per il riparto delle risorse del Fondo SanItario Nazionale, unicamente basati sul rapporto popolazione/età anagrafica, hanno penalizzato i cittadini della Campania e della provincia di Salerno secondo il sindacato cislino: “Registriamo 524 euro pro capite in meno rispetto ad alcune regioni del Nord e 161 euro in meno rispetto alla media nazionale, che, se moltiplicati per i circa  5,8  milioni di abitanti, significa 934 milioni di euro in meno, cosi come previsti dall’articoli 1, comma 34 della legge numero 662 del 1996”, ha denunciato Giudice. Il sindacato di via Zara ha le idee chiare e tra le piazze della provincia porterà anche la Costituzione: “L’articolo 32 della nostra carta costituzionale parla chiaro”, ha detto Giudice. “La Repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e  garantisce cure gratuite agli indigenti. Per questo come Cisl chiediamo la modifica dei criteri di riparto, prevedendo anche parametri sugli indici di povertà, contesto ambientale, indici epidemiologici e di patologie gravi strettamente legati al contesto socio-territoriale”, ha concluso Giudice