Regione: Pica, a rischio i fondi della 51 per le opere pubbliche dei Comuni

“Al Comma 36 dell’art. 1 infatti, si stabilisce, in maniera retroattiva, che tutti i contributi pluriennali per l’ammortamento dei mutui a favore del finanziamento di opere pubbliche, concessi dalla Regione Campania in favore degli enti locali ai sensi delle citate Leggi regionali, decadono al 31 dicembre 2010 qualora i destinatari del finanziamento non hanno contratto il relativo mutuo – dichiara Pica – una vera e propria tegola che si abbatte sugli enti locali già duramente provati dalla mancanza di trasferimenti ordinari in virtù del federalismo fiscale di recente applicazione”. Tanti i lavori pubblici programmati dai piccoli comuni che non potranno essere realizzati. Molteplici le negative ricadute economiche che sia abbatteranno sui già precari bilanci economici comunali. Uno spiraglio si potrebbe aprire in virtù della Proposta di legge contenente le modifiche da apportare alla Finanziaria 2011 presentata in Consiglio regionale, primo firmatario il salernitano Donato Pica, che in virtù di un principio di ragionevolezza chiede di prorogare i termini di scadenza per i contributi pluriennali al 31 dicembre del 2011. “Uno slittamento di un anno che consentirebbe ai beneficiari di attivare le procedure di accesso ai mutui nel corso del corrente anno non rinunciando quindi ai contributi previsti dalla normativa – continua ancora il Consigliere Pica – molteplici le problematiche che hanno impedito ed impediscono ai comuni di procedere all’accesso ai mutui. Nella grande maggioranza dei casi le enormi conseguenze di un sistema burocratico macchinoso che chiede pareri ed autorizzazioni con tempi “biblici” per l’acquisizione degli stessi. In altri casi le condizioni economiche degli stessi enti che non forniscono le garanzie richieste”. “Infine occorre evidenziare che gli stessi comuni nel momento in cui hanno dato corso alle progettazioni e quindi alle innumerevoli adempienze per richiedere i contributi regionali, hanno inevitabilmente impegnato notevoli risorse che, con l’applicazione di quanto previsto in Finanziaria renderebbe la situazione davvero paradossale – aggiunge ancora Pica – non solo no si realizzerebbero opere pubbliche di interesse collettivo, impianti ed acquisti di attrezzature sportive, opere di edilizia scolastica, ma soprattutto bisognerà comunque onorare gli impegni economici assunti senza poter contare sui contributi delle Leggi citate”. Si attende quindi che il Consiglio regionale si pronunci in merito approvando le modifiche richieste e ridando ossigeno ai Comuni.