Salerno: GdF, rischio aviaria, sequestro gusci d’uovo

I militari del 2° Nucleo Operativo del Gruppo di Salerno, unitamente a Funzionari dell’Agenzia delle Dogane, nell’ambito dei quotidiani controlli effettuati all’interno dell’area portuale sulle merci in entrata ed in uscita dal territorio nazionale, hanno sottoposto a verifica un container che trasportava uova di plastica. Dalla verifica fisica della merce stivata nel container emergeva che, oltre a quanto dichiarato in bolletta doganale all’atto dell’introduzione nel territorio nazionale, erano presenti anche gusci di uova di origine animale che se correttamente dichiarate avrebbe comportato, prima ancora di presentare la dichiarazione doganale, l’obbligo di sottoporsi ai prescritti controlli veterinari. Veniva immediatamente attivato l’organo tecnico – P.I.F. (Posto di Ispezione Frontaliera) di Salerno che, in ossequio a quanto disposto dall’art. 2 della  DEC. 2005/692/CE e successive modifiche ed integrazioni, emetteva una misura  di protezione, “blocco sanitario”, contro l’eventuale rischio per l’importazione in U.E. della merce di provenienza dalla Cina, attesa la mancata esibizione della certificazione sanitaria nei termini e nei modi di cui alla vigente legislazione comunitaria – d. lgs. n. 80/2000. I gusci d’uovo, classificati come sottoprodotti di origine animale ad uso tecnico, sono risultati carenti dei requisiti igenico–sanitari indispensabili per l’idoneità all’importazione. Per detti prodotti, ritenuti biologicamente a “rischio aviaria”, è stata disposta la distruzione secondo precise modalità indicate dai funzionari del distretto sanitario di Sala Consilina (SA). I restanti prodotti utilizzati per l’occultamento delle merci a rischio sono stati sottoposti a disinfestazione precauzionale, onde prevenire una ipotetica trasmissione di massa batterica virale. Il container, selezionato nell’ambito dei controlli che vengono attuati sui prodotti alimentari per la tutela della salute del consumatore e del marchio destinato ad una ditta pugliese, è stato individuato grazie all’esame documentale svolto dall’Ufficio Integrato di Analisi dei Rischi, composto da funzionari della Dogana e militari delle Fiamme Gialle.