Salerno: lavoratori ex LSU, cococo assimilati ATA

Dal 1999 n.58 lavoratori ex LSU della Provincia di Salerno, oggi cococo ata, sono in attesa di essere stabilizzati.  In Italia ci sono in tutto circa 1200 lavoratori con tale tipologia di inquadramento. La Sicilia ne conta  900, la Campania 120.  La Legge n.124 del 1999 ha, “de iure”, ricondotto queste professionalità al MIUR ma senza l’opportunità di inserimento nelle graduatorie provinciali.  Con il DM n.66 del 2001 si è stabilito di mantenere le risorse impegnate presso gli istituti scolastici con l’affidamento di contratti di cococo. Attualmente è in corso la vertenza nazionale  unitaria  con relativo tavolo aperto con il MIUR.  Molte le problematiche che investono i lavoratori interessati:  dallo stanziamento dei fondi che  necessariamente devono essere inseriti nelle Finanziarie dello Stato,  alla proroga dei contratti che sono in stretta connessione con l’accreditamento dei fondi destinati agli istituti interessati, quasi  sempre in ritardo, e con la prosecuzione delle attività scolastiche. Il 23 marzo 2011 i lavoratori si sono riuniti in assemblea  sostenuti dalle OOSS di categoria provinciali, NIdiL-CGIL, FELSA-CISL, UILTEMP, all’interno della quale i Segretari provinciali delle tre sigle sindacali hanno ampiamente illustrato lo stato dell’arte della vertenza che ha visto un momento di stallo dopo l’ultimo incontro avvenuto in sede ministeriale il 2 dicembre 2010. Queste assemblee stanno avendo luogo in tutta Italia.“Il primo obiettivo è quello di trasformare i contratti di cococo in contratti a tempo indeterminato tenendo fede ai contenuti del DM n.66/01 e della piattaforma presentata  all’incontro tenutosi alla presenza delle OOSS di categoria il 16 aprile 2010 e poi il 2 dicembre 2010. I lavoratori sono sull’orlo di una crisi di nervi e questa condizione è diventata insostenibile per tanti motivi. Il 15 aprile prossimo noi parteciperemo al presidio in occasione della giornata di sciopero proclamata dalle OOSS di categoria. Vedremo in quella occasione se ci sono le condizioni giuste per riaprire il tavolo fermo dal 2 dicembre 2010”- così ha dichiarato la Segretaria Generale della NIdiL CGIL di Salerno, Antonella Caputo. La Segretaria della Felsa Cisl di Salerno, Giusy Petitti riflette su “ come la preoccupazione primaria di molti lavoratori ormai quasi sessantenni sia quella di avere un percorso garantito di accompagnamento al pensionamento unitamente ad una stabilizzazione certa a supporto dell’obiettivo. Istanza del tutto legittima pertanto lo sciopero diventa lo strumento per tenere alta l’attenzione sul problema e per spronare risposte certe in termini normativi, anche alla luce dell’assenza di una soluzione nel mille proroghe. Fortemente al fianco dei lavoratori seguiremo il percorso d’intesa con i Sindacati nazionali e attendiamo esiti positivi per fine agosto, data di scadenza della stabilizzazione ad oggi incompiuta”. Il dibattito è stato intenso, partecipato ed ha approvato, alla fine, il seguente documento, dando mandato pieno alle organizzazioni sindacali a trattare. Documento approvato: La condizione dei lavoratori che dal 2001, in seguito al DM n.66/01, dove l’art.2 prevede l’incarico di collaborazione coordinata e continuativa, diventa sempre più precaria. Il Decreto aveva fissato un percorso di stabilizzazione entri cinque anni, in prosieguo agli impegni di legge sulla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili dati dalla L.388 del 23 dicembre 2000. Dal 1° luglio 2001, quindi, questi lavoratori sono diventati collaboratori per Decreto del MIUR, decreto concordato con il Ministero del Bilancio e Ministero del Lavoro. Il Decreto ha visto una proroga nel novembre 2006. Da allora nessun intervento normativo, solo la proroga dei contratti anno per anno con apposita voce di bilancio in finanziaria ed impegni annunciati di volta in volta una stabilizzazione mai raggiunta. La situazione nell’ultimo anno e mezzo per il reperimento dei fondi a copertura dei contratti è stata particolarmente avventurosa, andando ad attingere anche ad entrate straordinarie dello Stato come i proventi rinvenienti dal cosiddetto scudo fiscale. Nel corso del 2010 in ben due incontri con il sottosegretario On. Giuseppe Pizza è stata data assicurazione che il Ministero avrebbe provveduto, con apposita norma, a stabilizzare i co.co.co. ex LSU. Il primo dei due incontri è datato al 16 aprile 2010. In quella sede il sottosegretario si impegnava ad individuare anche l’iter legislativo utile e ad integrare il reddito dei lavoratori, che, proponeva il sottosegretario, potevano essere stabilizzati sulle riserve di posto accantonato come da DM n.66/01 e ricevere poi un assegno “ad personam” che evitasse ai lavoratori una notevole perdita economica dovuta al part-time derivante dalla stabilizzazione. L’ultimo incontro al MIUR, tenutosi il 2 dicembre 2010 alla presenza delle OOSS  ha visto l’impegno, da parte dell’On. Giuseppe Pizza, sottosegretario al MIUR, di un emendamento al Milleproroghe che potesse portare alla stabilizzazione dei lavoratori a partire dal 1° settembre 2011. In quella sede è stato esplicitato che l’assegno “ad personam” proposto nella riunione di aprile non era sostenibile e i sindacati presenti hanno evidenziato che la stabilizzazione non poteva essere penalizzante economicamente per i lavoratori. Pertanto le OOSS hanno chiesto l’impegno del MIUR a trovare soluzioni che portassero ad un’integrazione del reddito, acquisendo la disponibilità a valutare progetti mirati. NIDIL-CGIL,FELSA-CISL, UILTEMP sono state sempre impegnate nella rivendicazione al tavolo presso il MIUR del diritto, fissato dal DM n.66/01 di arrivare alla stabilizzazione della condizione lavorativa di questi ex LLSSUU, superando la precarietà del contratto di collaborazione, individuato solo come condizione temporanea per la costruzione del percorso di stabilizzazione. E’ ferma intenzione di NIDIL- CGIL,FELSA-CISL, UILTEMP portare a compimento quanto previsto dal DM n.66/01, nel pieno rispetto della dignità dei lavoratori coinvolti, senza azioni che penalizzano la condizione precaria, non solo di lavoro, ma anche di vita, di questi lavoratori. La stabilizzazione è l’unica garanzia occupazionale possibile e per questo obiettivo prioritario le OO.SS. si batteranno consapevoli e preoccupate dello sfilacciamento del quadro di riferimento. Contemporaneamente, pur sapendo che il rispetto della condizione contrattuale determina di per sé tutele previdenziali e diritti esigibili migliori della condizione attuale, le stesse OO.SS. si impegneranno fino all’ultimo per evitare la eventuale, iniziale penalizzazione economica prospettata finora dal MIUR come condizione per la stabilizzazione. In coerenza con gli impegni più volte assunti e sempre disattesi da parte del MIUR, le OO.SS. hanno proclamato lo sciopero per l’intera giornata  del 15 aprile 2011 con presidio dinnanzi alla sede centrale del MIUR in Roma. CGIL

9 pensieri su “Salerno: lavoratori ex LSU, cococo assimilati ATA

  1. Ad oggi 29/10/2011 non abbiamo fatto ancora niente per i co.co.co.la situazione é diventata insostenibile dal 2001 non abbiamo avuto nemmeno l’adeguamento dello stipendio cosa vergognosa compagni il tempo e finito a 55 anni malato e con una serie di acciacchi devo pensare ancora alla sistemazione per non pensare al lavoro che c’é da fare ci devono sistemare seriamente seza ma e senza se. c’è LA VOLONTA’ politica di mettere a posto questi lavoratori che hanno dato veramente un alto contributo alla collettivita’

  2. co.co.co. ata ex lsu scuola ful time,ful time.ragazzi il tempo per il part.time e finito questo e quello che devono chiedere i confederali e devonop riconoscerci il servizio dal 1999 13 anni ragazzi per non contare il tempo del’lsu alla soglia della pensione stiamo ancora in queste condizioni.Scriviamo una lettera alla comunita’ EUROPEA e spiechiamogli la situazione,vediamo se,e come ci rispondera’io mi chiamo VITALE ALFONSO e mi sono veramente scocciato. ANGRI 14/11/2011

  3. Oggi 16 gennaio 2012 i co.co.co.ata ex lsu scuola sono tutte petrsone ultracinquantenni io vitale alfonso ne ho 55 di anni. Ad oggi non sappiamo nemmeno se e rimasto il tavolo della cntrattazzione con le oo.ss.con il ministero della publica istruzione il nostro stipendio e rimasto fermo al 2000 quando le sigarette sostavano 1/4 del prezzo odierno questa la dice lunga.voglio sapere cosa pensa il sindacato c.g.i.l. scuola sulla nostra situazione,non sappiamo il significato della parola 13/ma quando fu firmato il decreto nel 2001 la nostra stabilizazione doveva avvenire entro il 2006 nulla di tutto questo.A questo punto non ciresta che fare la lotta una specie di corpo a corpo a chi va giu’ come si fa’ con i bambini ma noi non siamo bambini e il tempo purtroppo produce vecchi.NON NE POSSIAMO PIU’ QUANDO DOBBIAMO PRENDERE LO STIPENDIO E COME AVESSIMO VINTO LA LOTTERIA DI CAPODANNO UN SALUTO A TUTTI I COMPAGNI DI SALERNO E A TUTTI I CO.CO.CO. D’ITALIA

  4. AD OGGI 08/08/2012 NON SIAMO CERTI DI LAVORARE A SETTEMBRE E QUESTO DOPO 18 ANNI DI CO.CO.CO.SU QUESTA VERTENZA I LAVORATORI CI STANNO PASSANDO LA VITA.A QUESTO PUNTO SIAMO VERAMENTE SFIDUCIATI A QUASI 60 ANNI E NON AVERE LA CERTEZZA DEL LAVORO DOPO DECENNI DI PRECARIATO.MOLTI TAVOLI AL MINISTERO MA NULLA DI FATTO A QUANDO LA SISTEMAZIONE NON SI SA’MA QANT’ALTRO POSSIAMO ANDARE AVANTI COSI? ANGRI 08082012

  5. OGGI 19 AGOSTO 2012 TUTTI TELEGIORNALI HANNO RICORDATO AGLI ITALIANI CHE A SETTEMBRE CI SARA’L’ENNESIMA STANGATA DEGLI AUMENTI SU TUTTO DALLA BENZINA AI LBRI,DALLE TARIFFE DELLA CORRENTE ELETRICA AL GAS PER NON PARLARE DEGLI ALIMENTARI. E SI PARLA DI UN AUMENTO ANNUALE DI 2300 EURI MA LA DOMANDA CHE VOGLIO RIVOLGERE A TUTTE LE STRUTTURE POLITICHE E NON,E QUESTA MA COME FARANNO I CO.CO.CO. A SOPRAVVIVERE SE DA 12 ANNI PRENDONO SEMPRE LO STESSO STIPENDIO?DIMENTICAVO UN PARTICOLARE NON SAPPIAMO SE LAVOREREMO A SETTEMBRE 2012 SONO ANNI CHE SCRIVO SU QUESTO DENTRO SALERNO MA NON RISPONDE MAI NESSUNO.QUALCUNO RISPONDA E PROPONGA UN ALTERNATIVA O QUANTOMENO UNA CONDIVISIONE AI COMPAGNI CO,CO,CO.

  6. Carissimo Alfonso, le cose che dici con schiettezza sono tutte vere e purtroppo da noi sopportate in quanto, nelle ns zone, è mancata l’alternativa.
    1200 eravamo, attualmente forse non arriviamo neanche a 900…
    Per una certa classe politica siamo pochi elettoralmente parlando, è questo è stato il ns dramma, infatti la nostra risoluzione solo politicamente la si può risolvere. Meno male che in Italia c’è ancora la rappresentanza sindacale, di cui sinceramente confidavo una più energica azione di rivendicazione per quelli che erano i proprositi della provvedimento del 2001(stabilizzazione entro 5 anni).
    Quello che mi rammarica è che proprio lo Stato non rispetta i propri proprositi/impegni; ricordo un ministro della prima repubblica che affermò che lo Stato pur di rispettare le proprie leggi, anche se sbagliate, si doveva sobbarcare dei danni fiananziari anche ingenti… proprio perchè non può non rispettare le proprie leggi.
    La cosa che ritengo vada fatta è quella di incalzare i rispettivi sindacati a tutti i livelli…. è impensabile che non si esprimano a questa data circa la proroga da settembre 2012… Forse hai ragione un’esposto alla Corte di Giustizia Europea si renderà opportuno se non si risolve la questione che da tanto, tanto tempo ci mortifica.
    Concludendo mi aspetto un epilogo da questo governo fatto di tecnici, atteso che fino ad oggi quelli politici hanno saputo solo rimandare a sine die la soluzione di una storia, a mio parere, illegittima, giusto quanto traspare dalla cronistoria suddescritta.

  7. come sempre i co.co.co, non sanno se devono andare a lavorare a settembre 2012 nonostante gli avvisi dei sindacati questo governo fa orecchie da mercante tra’l’altro dopo aver fatto una serie di telefonate ai compagni co.co.co.ai dirigenti sindacali non ha risposto nessuno.una riflessione seria pero’va fatta:(puo darsi che il problema da 12 anni c’e’ l’abbia solo vitale alfonso e che agli altri non siano di questa situazione.solo un rinfresco e chiudo,agiugno 2001 la benzina costava 1e oggi agosto 2012 la benzina costa ad angri 2,04e. i co,co,co, prendono sempre lo stesso stipendio per chi non lo sapesse senza tredicesima.

  8. I CO.CO.CO.SONO LASCIATI AL PROPRIO DESTINO,COME SEMPRE C’E’UN’ISTITUZIONE CHE POSSIAMO DEFINIRE FALLITA MI DISPIACE MA E’ IL SINDACATO TUTTO.IN 13 ANNI CON QUESTA SITUAZIONE NON ABBIAMO FATTO BENCHE’ LA MINIMA COSA PER MIGLIORARE IL DESTINO DI QUESTI LAVORATORI.RICORDO AL SINDACATO CHE DOVEVANO STABILIZARCI A SETTEMBRE 2006.NON RICORDO DA QUANDO NON FACCIAMO UNO SCIOPERO,DIRE CHE NON ABBIAMO LE FERIE,NON ABBIAMO LA TREDICESIMA,NON CI SONO I CONTRIBUTI,MI SEMBRA RIPETITIVO QUALCUNO SE LEGGE QUESTO MESSAGGIO MI RISPONDA, E PROPONGA INIZIATIVE.

  9. quest’anno la tredicesima verra’assorbita dalle tasse mutui bolli e assicurazioni.ma i co.co.co.che non prendono la tredicesima come faranno pardon faremo.purtroppo diciamo questo da 15 anni ma nessuno ci da’ una risposta e dai facciamo sciopero qualche volta ques’ultima frase e rivolta ai sindacati.vi saluto.

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