Rubare… morti!

di Rita Occidente Lupo

Neanche i morti riposano in pace! Oltre alle spoglie di mister “Allegria”, quelle dei genitori del sindaco di Capaccio, anche le urne cinerarie a rischio. Singolare la disavventura che recentemente ha colpito una colombiana a Napoli, Ana Maria Macià Bustamante. Ladri, infilati nella sua dimora a Marano, oltre a trafugare preziosi e contanti, hanno tradotto anche l’urna cineraria con i resti del marito, che aveva optato per il rito della cremazione. Al notevole danno economico, la derubata lamenta la perdita affettiva dei resti del proprio consorte. Di qui una vera e propria ricerca alla sensibilità, nel renderle i resti mortali del coniuge! L’accaduto ancora lascia inspiegabile interpretazione: se ascrivibile all’accidentalità o alla sottrazione vera e propria, voluta a ragion veduta! Pare sempre più strano che, quando non esistano a monte richieste palesi di riscatto, vengano profanate sepolture o rubati resti mortali! Il che la dice lunga non solo in termini d’illegalità, che continuano a ferire la morale pubblica ed a denigrare anche lo stesso valore della morte, ma in termini di sacrilegio senza excusatio! Dai luoghi cimiteriali, sempre più in ostaggio a ladruncoli che, per una manciata di candelabri ed arredi sacri, scardinano tombe, usci di cappelle gentilizie, agli occasionali manigoldi che, senza tema alcuna, riescono anche a prendersela coi morti, per ferire i vivi! Sorte analoga quella dei piccoli e grandi uomini che, come direbbe Totò nella sua Livella “Tutti siam uguali dinanzi a morte!” Anche dinanzi al sonno eterno, che ancora mostra come costanti attentati dei vivi, tentino di disturbare il sonno eterno di quanti son passati a miglior vita!

 

Un pensiero su “Rubare… morti!

  1. Trovo che questi atti di vandalismo e crudeltà siano orribili (è dir poco). E’ vero, non si ha il rispetto nemmeno per i morti. Credo che avere un minimo di dignità per i defunti sia un diritto che non dovrebbe essere mai inviolato.

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