Baronissi: minoranza allo sbando, sfiducia al sindaco

  Si è concluso senza la discussione sul punto all’odg riguardante la “mozione di sfiducia al sindaco” il consiglio comunale convocato stamane su richiesta della minoranza. Un paradosso, in termini sia procedurali che politici, maturato nel momento in cui la stessa minoranza si è presentata in assise con solo tre consiglieri su otto, costringendo i primi a ritirare il punto all’odg. Durissima la posizione assunta dal sindaco Giovanni Moscatiello e dalla maggioranza di governo nei confronti del comportamento assunto dall’opposizione. «Abbiamo registrato una magra figura sotto il profilo politico ed etico – affermano i due capigruppo Enrico Rocco e Raffaele Petta, rispettivamente di “Impegno Civico” e “Pdl” – la minoranza ha volgarmente mancato di rispetto a tutti i cittadini. Chi non si è presentato in consiglio stamane accampando motivazioni di natura professionale ha offeso se stesso, il ruolo istituzionale che ricopre e noi della maggioranza: questo non possiamo più consentirlo. Fino a prova contraria abbiamo tutti un lavoro, ma abbiamo il dovere di rispettare gli impegni istituzionali che ci derivano dal consenso dei cittadini. Chiedere la sfiducia al sindaco e poi non presentarsi in consiglio è un grottesco epilogo che ha dei risvolti politici, morali ed anche economici. Convocare un consiglio comunale ha un costo per l’ente e pretendiamo, di fronte alle loro continue richieste, che venga rispettata la funzione istituzionale dell’assise pubblica. I lavori del consiglio comunale non si prestano alle pulcinellate della minoranza e noi – aggiungono gli esponenti della giunta – non possiamo più tollerare le continue provocazioni che ci giungono dall’opposizione stessa. Che scompare sistematicamente quando c’è da discutere sugli argomenti: da parte loro non è mai arrivata una proposta, un’idea alternativa alle nostre, un contributo fattivo alle progettualità. Solo volgari, strumentali e ripetuti attacchi personali che mortificano ed offendono la nostra comunità e che stravolgono quei principi di legalità, correttezza e trasparenza ai quali, loro, dichiarano di ispirarsi. Noi continueremo a lavorare come stiamo facendo, ma condanniamo duramente quest’atteggiamento riservandoci di informare il prefetto di Salerno rispetto ad una condotta che non ha nulla a che fare con il ruolo istituzionale conferito loro dai cittadini».