Bellizzi: Arte & Sociale nella giornata mondiale della poesia

Alfonso Mariano

Serata di declamazione di poesie e presentazione di dipinti di straordinaria intensità quella tenutasi stasera 21 marzo con inizio alle ore 18 presso la sede dell’Associazione, in via Roma 199 a Bellizzi. La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che coincide con  il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace. L’UNESCO ha voluto dedicare la giornata all’incontro tra diverse forme di creatività, in primis l’arte poetica quale base di tutte le altre forme sia letteraria che artistica. La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO celebra l’edizione 2011 della Giornata della Poesia, in collaborazione con il Premio Letterario Internazionale Mondello sostenuto dalla Fondazione Banco di Sicilia, con un evento inaugurale dal tema Destini della poesia:cultura letteraria della memoria e incontro di diversità culturali in sintonia con le indicazioni dell’UNESCO. Proprio per onorare la poesia e l’arte in genere si sono alternati nel declamare i poeti: Antonio De Stefano, Jole Mustaro, Luigi Di Lascio, Lucia Esposito, Agnese Iannone, Maria Rosaria Salito, Mario Farina, Cosimo Clemente,  Pietro Zurlo, Rosaria Zizzo e piacevole fuori programma con Cecilia Rosina. I pittori hanno parlato in chiave critica dei propri dipinti, fra gli altri, Domenico Terenziano, Tiziana Gissi, Rolando Pisano e Felice Arcamone. Infine Vanessa Pignalosa che ha parlato sinteticamente della pittura di Paul Gauguin, nato a Parigi il 7 giugno 1848 e formatosi, dalla metà degli anni Settanta nell’Impressionismo che si distaccò dall’espressione naturalistica accentuando progressivamente l’astrazione della visione pittorica, con forme piatte di colore puro e semplificate, rinunciando alla prospettiva e agli effetti di luce e di ombra. Stile che fu chiamato sintetismo, al quale rimase sempre fedele pur sviluppandolo durante tutta la sua vita e portandolo a piena maturità nelle isole dei mari del Sud, quando egli si propose il tema di rappresentare artisticamente l’accordo armonico della vita umana con quella di tutte le forme naturali, secondo una concezione allora ritenuta tipica delle popolazioni primitive, mentre la libertà decorativa delle sue composizioni aprì la via all’Art Nouveau e la semplificazione delle forme fu tenuta presente da tutta la pittura del Novecento. Una serata da incorniciare e che sarà un buon viatico per programmare un evento culturale di grosso spessore per l’anno prossimo sulla kermesse mondiale.