Mercato San Severino: ricordando l’Unità d’ Italia

La Città di Mercato S.Severino si appresta a celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Per l’occasione, l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Giovanni Romano, ha preparato un programma ricco ed articolato, di concerto con la Pro Loco, che ha coordinato e  promosso tutte le iniziative. Ecco gli eventi programmati: ore 10,00: esibizione di chitarristi sanseverinesi in piazza Ettore Imperio; ore 10,30: sfilata degli sbandieratori da piazza Dante (Piazza S.Antonio) a piazza Ettore Imperio; ore 11,00: cerimonia dell’alza bandiera, canto dell’Inno nazionale di Mameli ad opera della Corale polifonica “Angelicus” ed interventi istituzionali in piazza Ettore Imperio; seguono letture e rappresentazioni artistiche a cura degli studenti del I e II circolo didattico, della Scuola media inferiore “S.Tommaso d’Aquino” e del Liceo “Publio Virgilio Marone” in piazza Ettore Imperio; ore 9,00-13,00, mostra “foto d’epoca” nelle sale espositive del Palazzo Vanvitelliano, a cura dell’Associazione “I bambini di Rota e dintorni”; ore 12,00, esibizione del gruppo folkloristico “Na voce e ‘na tammorra” in piazza Ettore Imperio; inoltre, dal 13 al 20 marzo (ore 9,00-13,00 e 16,00-20,00), nelle sale espositive del Palazzo Vanvitelliano, mostra di 200 soldatini in miniatura (storia dell’Esercito italiano, degli Alpini e dell’Arma dei Carabinieri), curata dal signor Aldo Bisogno, ingresso gratuito. “Crediamo – spiega Assunta Alfano, Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione – di aver allestito un programma degno dell’importanza dell’evento. Le celebrazioni devono spingerci a riflettere sull’evento: migliaia di Italiani hanno sacrificato la loro vita per coronare il sogno di unire il Bel Paese. Se, oggi, la nostra bella Patria è unita dalle Alpi alla Sicilia, lo dobbiamo a degli eroi che non hanno esitato a dare la loro vita per un’impresa. Un particolare che va tenuto sempre in considerazione, soprattutto quando qualcuno solleva spinte separatistiche. Negli ultimi anni, però, si sta diffondendo un nazionalismo moderato tra le giovani generazioni, e credo che, se rispettoso delle diversità, sia una buona cosa”.