Donne…senza maschera!

di Rita Occidente Lupo

Anche quest’anno, il Carnevale festeggiato tra carri e maschere. Danze e musica. Dalla Serenissima, che col suo boom di presenze, ha tenuto alta la tradizione, alle pailettes della samba a Rio. Il Carnevale dei piccoli, ma anche dei grandi, snodato nelle sngole realtà, cercando coi carri di cartapesta, le sagome contemporanee, di congedare il periodo allegro, prima d’iniziarne uno invitante alla riflessione penitenziale pre pasquale. Ma quest’anno, la festa dei frizzi e lazzi, annaffiata da bollicine rosa: il secolo della donna, tra mimose e cenette, ancora occasione per riflettere sulla dignità e sulla parità dei sessi. Non solo perchè lo stesso presidente Napolitano ha rimarcato il secco no all’oggettualizzazione della donna, ma perchè da troppo tempo si corre il rischio di prostituire la femminilità al successo del momento. Almeno questo appare, dalle maxi foto delle veline o delle escort, che sempre più generose sfilano profumatamente prezzolate anche per balli di debuttanti nella terra del valzer! Un Carnevale che ha riproposto anche le fogge civettuole, delle Mirandoline d’un tempo, con tanto di vezzi, creoline ed abiti in rigida taffettas. Senza ombelichi bucati dal piercing, occhi ammalianti d’erotismo, svenevoli posture…equivoche. Diciamolo pure con forza, che la donna, troppo presa dalla sua agguerrita corsa emancipativa, ha smarrito spesso il suo valore sessuale…finendo per tramutarsi in un ibrido che non l’eleva! Il periodo quaresimale, occasione per riflettere anche su questo e su certe “clownesche fogge vivendi” che, anche in calendario, fanno il loro tempo, soltanto una volta all’anno!  Il tempo, per molte donne, di riprendere in mano la propria dignità, senza voglia di correre la strada della notorietà per corruzione: per rivalutare la propria dignità, strappandosi dal volto, la maschera dell’etera!