Roma: Circoli Ambiente, tagli incentivi solare per finanziare ricerca

 “Possiamo accettare i tagli agli incentivi sul rinnovabile a patto che quei fondi siano destinati alla ricerca sulle rinnovabili stesse e sul nucleare”. È quanto sostiene Alfonso Fimiani, Presidente dei Circoli dell’Ambiente, il quale, commentando le parole del Ministro Romani e la notizia di un prossimo decreto che taglierebbe una quota del GSE, rincara la dose: “Bisogna incentivare la ricerca sul nucleare ed è necessario il suo ritorno: è una fonte di energia sicura, economica e pulita. Invece il solare-fotovoltaico è una fonte energetica anti-economica e manca totalmente di efficienza: è l’energia del futuro, ma non del presente. È assolutamente necessario finanziare la ricerca sui pannelli affinché si raggiunga un grado di funzionalità tecnologica tale che gli impianti siano in grado di pagarsi davvero da soli e non con incentivi sproporzionati che sono una delle cause dello smisurato costo dell’energia in Italia”. Fimiani si sofferma allora ancora sulla questione nucleare, con un referendum alle porte che rischia di trasformarsi in farsa per la mancanza di informazione: “Il nucleare è sicuro, gli incidenti nelle centrali, soprattutto in quelle di ultima generazione, sono inesistenti o comunque senza conseguenze. L’Italia deve necessariamente produrre energia in casa: oggi paghiamo l’energia che consumiamo dal 30 al 50% in più rispetto al resto d’Europa. Il nucleare prodotto in Italia è la stessa fonte energetica che acquistiamo da Svizzera e Francia. Ma la produzione interna” conclude “garantirebbe anche un miglioramento delle condizioni sociali: minor costo dell’energia vuol dire tariffe più basse, tariffe più basse vogliono dire minori spese per le famiglie e maggiore competitività per le imprese e conseguente rilevante beneficio per l’intera economia italiana. Oltre, naturalmente, ai nuovi posti di lavoro che verranno creati”.