Infanzia mutilata!

di Rita Occidente Lupo

Ancora l’infanzia mutilata: circa 8.000 bambine al giorno, vittime innocenti d’una legge che va contro la dignità. D’un credo religioso, che ancora può apparire barbarico, ma nello stesso tempo rispetta un costume coerentemente. Ovviamente, senza interpellare le dirette interessate. “Decidi tu che segno lasciare”,  lo slogan, accompagnato da un’immagine con lametta e penna, della campagna mondiale contro le mutilazioni genitali femminili. Secondo la Ong,  circa 150 milioni di donne vivono una violenza vera e propria, senza potersi ribellare. Una tradizione patriarcale, che riguarda oltre Paesi africani, anche Bolivia, Indonesia, Kurdistan e Yemen, nonchè le immigrate in Italia. In molti Stati la pratica è ritenuta legale.  In Italia, ogni anno ci sono 2000-3000 bambine a rischio e 30-35.000 donne. Essere a rischio non vuol dire essere infibulate giacchè le bambine provengono da Paesi a forte tradizione escissoria (Corno d’Africa, fascia sub-sahariana, Egitto e Sudan).  Non è comunque l’Islam a dettar legge a riguardo, bensì la cultura di alcuni Paesi, che difficilmente coesiste anche con gli stessi principi religiosi. Bambine violate nella femminilità, con gravi turbe a volte psicologiche, riscontrabili anche attraverso atteggiamenti di chiusura caratteriale, al mondo esterno! In ogni caso un trauma, che potrebbe esser evitato, in nome d’una civiltà che nel terzo millennio, vanta emancipazione e progresso in ogni campo.

 

3 pensieri su “Infanzia mutilata!

  1. Cara Rita , le tue parole sono commoventi esattamente come la drammatica foto che accompagna il tuo articolo. E’ anche per questo che sono fiero sostenitore del Ministro on.Mara Carfagna. Nessun altro Ministro al mondo sta combattendo più di Lei le mutilazioni femminili genitali:dalla campagna ” Nessuno Escluso ” allo studio sulle MGF ,fino alla strenua battaglia anche all’ONU ,come in questi giorni , per una messa al bando mondiale di queste terribili invalidità del corpo e della mete inflitte a tante bimbe e tante donne.Complimenti per aver acceso un riflettore in più su questo tema che tocca la sensibilità non solo delle donne ma anche degli uomini.

  2. Dottoressa Occidente Lupo, lei denuncia con molta efficacia un problema ancora molto diffuso. Debbo rimarcare con piacere che su questo giornale scrivono due donne davvero in gamba, in quanto a coraggio lei e la Dottoressa Rezzoagli ne avete da vendere. Siete due punte di diamante, complimenti sinceri.
    Emanuele

  3. Direttrice,
    ottimo articolo con efficace comunicazione. Sulle usanze barbare non servono fuochi d’artificio ma persuasione ed iniziative concrete contro il male.
    Complimenti e cordialità
    Giangastone

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