Cava de’ Tirreni: Pdl, Cicco, lettera ai media

Sento di dover commentare, con molta amarezza, l’ennesimo tentativo (fallito) di strumentalizzazione attuato dal maggior partito di opposizione in città, il PD, in occasione della manifestazione di piazza “Sono indignata” tenutasi domenica 13 febbraio lungo il corso principale di Cava de’ Tirreni. Mi chiedo: “indignata” di cosa? Riscontro un po’ di confusione negli intenti politici (perché di questo si tratta) dell’iniziativa. Leggo dal comunicato degli organizzatori: “Si chiede a chi si riconosce in queste figure di donne non siliconate e di uomini non viagrati di unirsi al corteo”. Bene. Leggo ancora: “Rispetto alla degenerazione dei costumi, cui si assiste da diversi anni a questa parte e che la televisione fa passare come l’ordinario quotidiano dell’italiano medio, queste donne e questi uomini, comuni, si sono sentiti feriti nella propria dignità dalla massificazione generale e la vogliono riscattare prima di tutti ai propri occhi, quindi di fronte alla società”. Perfetto. Non capisco però cosa c’entrino Ruby, il PD, le dimissioni di Berlusconi. Sono io il primo ad essere indignato, infatti, nel constatare che da più di venti anni il modello televisivo della donna succinta che impazza nei vari programmi televisivi, già dai tempi dell’indimenticato “Drive In” (quindi molto prima di Berlusconi in politica) sia quello dominante. Sono io il primo a constatare che ancora oggi, molte giovani donne puntino alla “via breve” del provino televisivo piuttosto che mettersi in gioco sul vero mercato del lavoro. Nessuno le ha mai costrette a farlo, però: motivo per cui inviterei l’universo femminile a cercare al proprio interno la soluzione, se c’è, per risolvere questo diffuso modo di fare, piuttosto che riconoscere nella politica di chi ci governa la genesi dei mali della nostra società. Mi meraviglio poi che si parli di “massificazione” quando si è arrivati a bollare quali “prostitute” tutte le donne che hanno messo piede ad Arcore, senza distinzione alcuna. Nilde Iotti, a soli 23 anni, iniziò una relazione adulterina con il segretario del Partito Comunista Palmiro Togliatti, che di anni ne aveva 50: la cosa negli anni ’40 fece discutere molto, era una prostituta anche lei?! Eppure la sua carriera politica ebbe un’impennata improvvisa. Ci scandalizziamo per la Minetti al Consiglio Regionale della Lombardia, abbiamo dimenticato Ilona Staller (Cicciolina) al Parlamento italiano?! La trans Vladimir Luxuria, parlamentare di Rifondazione Comunista, ha ammesso di aver fatto la prostituta in un’intervista rilasciata al Corriere del 3 settembre 2008. Evitiamo poi di entrare nel merito delle abitudini sessuali dei politici, anche di centro-sinistra, Marrazzo in testa. E allora basta, basta con i falsi moralismi. Basta con le strumentalizzazioni continue, basta con lo sciacallaggio politico attuato dal PD cittadino. Mi compiaccio soltanto che le cittadine cavesi non si siano fatte strumentalizzare dalla malafede di un’equazione “incitamento alle rivendicazioni delle donne = dimissioni di Berlusconi”. La manifestazione “Sono indignata” del 13 febbraio ha visto la partecipazione al più di una quarantina di persone (non lo dico io, ma le foto diffuse in rete), di cui una buona metà politicizzata, che hanno ritenuto utile mescolarsi ai cittadini che sono soliti passeggiare lungo i portici la domenica sera, per dare l’impressione di un largo coinvolgimento. Non nego di certo che altrove, come a Roma, ci sia stata un’importante adesione. Ma proprio a Cava, dove l’amministrazione comunale è rappresentata in larga misura da esponenti di un partito, il PDL, il cui direttivo cittadino che coordino è costituito per metà da donne, e questo per la prima volta in assoluto nella storia della politica nazionale, provare a parlare di una mortificazione dell’universo femminile è quanto mai fuori luogo.Dalla scorsa estate attendo il giorno in cui potrò seguire al tg un’intervista dove Bersani dica qualcosa di diverso da “Berlusconi deve dimettersi”, dove possa proporre qualcosa di costruttivo, dove riesca a farci capire, in buona fede, in cosa l’attuale governo starebbe sbagliando. Lo stesso dicasi per Di Pietro, la Bindi, Casini, Fini. Dai giovani del PD cavese mi aspettavo un movimento di opinioni che volasse più “alto”, ma è evidente che, sia a livello nazionale che locale, un’alternativa non c’è. E, per tornare a Cava, l’alternativa non c’è per il semplice fatto che si sta lavorando bene e sodo, con grande spirito di sacrificio, senza risparmiarsi per neanche un minuto. In tutta coscienza sento di poterlo testimoniare. E non mi piace vedere un’opposizione che fa un continuo sciacallaggio politico sulle enormi difficoltà del momento (basti per tutti l’esempio dell’assegnazione delle case), non mi piace leggere di una sinistra che offende quotidianamente gli esponenti del governo cittadino su Cavareporter, nascondendosi dietro un anonimato che non la tutela però dalle legittime querele: per tutto questo sì, “sono indignato”.

Giuseppe Gianluca Cicco Coordinatore del PDL – Sezione di Cava de’ Tirreni