Scafati: interventi tampone per allagamenti

Si è svolta questa mattina la riunione tecnico-operativa sugli interventi da mettere in atto al fine di risolvere parzialmente il problema degli allagamenti cittadini, alla presenza del Sindaco Pasquale Aliberti, dell’Ing. Generoso Schiavone e del geom. Vincenzo Cincini in rappresentanza  del settore regionale di Protezione Civile della Campania, del Prof. Corrado Gisonni, professionista esterno incaricato dal settore regionale di Protezione Civile, dell’ing. Nicola Fienga, responsabile del Servizio di Protezione Civile del Comune di Scafati. Nel corso dell’incontro, i presenti, hanno definito modi e tempi degli interventi da mettere in atto, con carattere di somma urgenza, da parte del settore regionale, al fine di tutelare la pubblica incolumità rispetto a scenari da rischio idraulico. Tali interventi interessano il canale Rio Sguazzatorio ed il canale Conte Sarno. Per quanto concerne gli interventi inerenti al Rio Sguazzatorio, la Protezione Civile regionale  ha già in atto una serie di interventi che saranno estesi nel tratto di Piazza Garibaldi, che prevedono la pulizia del canale nel tratto coperto, punto critico e causa di frequenti allagamenti. Contestualmente sarà individuata un’area di espansione a servizio del Rio Sguazzatorio, che lo stesso riempirà durante la piena. Tali interventi inizieranno immediatamente. Per quanto concerne il canale Conte Sarno, la cui chiusura è una delle principali cause degli allagamenti nel centro cittadino, la Protezione Civile regionale provvederà a realizzare una vasca di laminazione delle portate eccedenti in traversa Arpaia. Contestualmente si provvederà a svuotare dai liquami il canale Conte Sarno allo scopo di verificare l’attuale stato dell’opera, nella prospettiva futura di un utilizzo dello stesso come volume di laminazione.“Dopo il consiglio comunale sull’emergenza ambientale del 23/11/10 – ha dichiarato il Sindaco  – alla presenza dell’assessore regionale alla Protezione Civile Edoardo Cosenza e del Commissario di Governo Roberto Jucci, sono già arrivate le prime risposte. Da un lato, la ripresa del dragaggio del canale Bottaro-Fienga e del fiume Sarno con il commissariato e dall’altro con una serie di interventi tampone ad opera della Regione Campania. In particolare, ritengo di estrema importanza l’intervento riguardante il canale Conte Sarno consistente nel riutilizzo dello stesso come vasca di laminazione. Si tratta di un ragionamento che abbiamo sempre portato avanti, ma sul quale in passato non abbiamo mai avuto disponibilità, da parte della Regione, ad avviare un ragionamento serio e risolutivo. Gli impegni assunti in questa riunione rappresentano, pertanto, un fatto importante e uno scenario nuovo, che andrebbe a risolvere il problema delle vasche di laminazione di via L. Cavallaro, da noi sempre osteggiate e parte integrante del progetto commissariale di risanamento del Sarno. Grazie agli interventi pianificati, per il mese di settembre, in piazza Garibaldi e in via Passanti, il problema degli allagamenti sarà di sicuro ridimensionato”. Sulla stessa linea il consigliere regionale Monica Paolino:“Il grande impegno messo in campo sino ad oggi, attraverso incontri, sopralluoghi e tavoli tecnici ai quali ho preso parte insieme ai tecnici del Comune e della Regione e la grande disponibilità e sensibilità dell’assessore Cosenza, hanno consentito di  partire da subito con importanti interventi tampone, che risolveranno in parte il problema degli allagamenti. In particolare, nel corso della riunione di questa mattina, ha assunto notevole importanza la questione relativa all’impianto di depurazione sito tra Scafati e S.Antonio Abate, per il quale sarebbe opportuno avviare un ragionamento sulla possibilità di affidare la gestione, oggi della TME, al Comune di Scafati, allo scopo di ottimizzare il futuro assetto gestionale, anche in previsione della realizzazione di impianti di sollevamento e di vasche di prima pioggia. Sarà mio impegno portare all’attenzione dell’assessore Cosenza questa proposta, anche per aprire una prospettiva occupazionale ad una città che ha dovuto subire la mortificazione dei depuratori”.