San Pietro al Tanagro: Procaccio sul consiglio comunale

Giuseppe Procaccio, Capogruppo e Consigliere Comunale di San Pietro al Tanagro, esprime tutto il suo rammarico e la sua perplessità in ambito delle funzioni  assegnante al Consigliere Franco, in qualità di Presidente del Consiglio, per le ripetute e innumerevoli  dimenticanze e comunica quanto segue: Premesso che Il Presidente del Consiglio Comunale è organo istituzionale, rappresenta il Consiglio e ne dirige i lavori. Per l’esercizio delle sue funzioni il Presidente si ispira a criteri di imparzialità intervenendo a difesa dei compiti del Consiglio e dei diritti di tutti i consiglieri così come previsto dal Dlgs 267/2000 fatte proprie anche dall’amministrazione comunale, attraverso lo Statuto. Considerato che Il presidente del Consiglio Comunale, contravvenendo palesemente ai principi contenuti in premessa e sanciti dallo statuto Comunale, ripetutamente elude il suo ruolo istituzionale non favorendo rapporti politici con i consiglieri ed i gruppi di opposizione, denotando mancata volontà nel cercare di definire con i tutti i gruppi consiliari date ed orari per un sereno svolgimento delle riunioni consiliari. Ritenuto che il comportamento scorretto del Presidente del consiglio, oltre ad essere offensivo nei confronti dei consiglieri è anche  irrispettoso per i cittadini che si vedono convocare un consiglio comunale in giorno lavorativo e per di piu’ alle 10:00 di mattina.  “E’ stato convocato il consiglio comunale straordinario- dichiara il consigliere Giuseppe Procaccio- richiesto dalle minoranze. L’unico problema è che è stato indetto per le 10 di mattina Mica male! Un bell’esempio di democrazia deciso dal Presidente del Consiglio Pietro Franco. Improbabile, però, che la decisione sia stata presa senza aver consultato il Sindaco Quaranta. Ancora una volta, è stato convocato contrariamente a quanto ripetutamente richiesto dai gruppi di minoranza ed anche dalla popolazione, nelle ore mattutine. Infatti a tutti i consiglieri è stato notificato l’avviso di convocazione, per le ore 10.00 in prima convocazione, con un nutrito ordine del giorno che comprende: oltre  alle mozioni presentate dai gruppi di opposizione anche la risoluzione del Contratto con la Maggioli Tributi che nei giorni scorsi aveva inviato più di trecento cartelle pazze per la TARSU quando ancora, nonostante ripetute promesse, il Sindaco Quaranta ancora non è riuscito a risolvere il problema. Da parte nostra insieme con il Capogruppo Romano, più volte interpretando la volontà dei cittadini abbiamo richiesto la convocazione del Consiglio nelle ore serali, ma abbiamo ricevuto sempre la stessa risposta. I comportamenti della amministrazione comunale, nella sua totalità, ed in particolare il comportamento del Presidente del Consiglio Pietro Franco insieme con il Sindaco Quaranta, di convocare legittimamente il consiglio comunale di mattina, che non consente la partecipazione dei cittadini, sono sintomo di poco rispetto verso i propri amministrati. Adottare atti deliberativi, che in definitiva poi interessano tutti i cittadini, e non consentire agli stessi di assistere ai lavori del consiglio ritengo sia un comportamento a dir poco antidemocratico e poco trasparente e non rispettoso della volontà popolare. Assistere ai consigli comunali, da parte dei cittadini, invece è sintomo di grande partecipazione democratica e senso civico che i nostri amministratori farebbero bene a tenerne conto. Partecipare, non significa depositare in una urna elettorale ogni cinque anni una scheda in favore di una lista rispetto ad una altra ma, significa partecipare in modo attivo ai processi evolutivi della comunità. Non consentire di assistere alla discussione di problematiche importanti, riguardanti gli interessi della collettività, qualifica esclusivamente chi ha messo in atto tale comportamento e tutti coloro che con il loro silenzio – assenso – hanno consentito che questo accadesse. Per questi motivi, conclude Procaccio, il gruppo Consiliare “La Casa dei Cittadini”, ancora una volta, prende le distanze da questa amministrazione comunale a difesa dei diritti civili e democratici dei cittadini per il comportamento tenuto per non aver fatto assistere in modo sistematico e continuativo i cittadini ai lavori del consiglio comunale. Forse, conclude Procaccio perché hanno qualcosa da nascondere.” In conclusione non sentendosi in alcun modo tutelato dal Presidente del Consiglio che, pur espressione della maggioranza, dovrebbe rappresentare nella sua veste istituzionale l’organo di garanzia anche della minoranza, nell’esprimere il proprio totale dissenso nei confronti dell’operato del Presidente del Consiglio che viola palesemente il dovere d’imparzialità a cui è tenuto. Preannuncia che in caso si continui con questo atteggiamento verrà istituita apposita  sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio per la sua immediata rimozione e l’invito a Sua Eccellenza il Prefetto perché disponga le azioni necessarie