Parole Africane: Mtoto (Bambino)

Padre Oliviero Ferro

Un bambino africano è un bambino. Forse sembra una cosa normale dire questo,ma per qualcuno, forse, è una scoperta. Tutti i bambini del mondo sono belli, simpatici e bisognosi d’amore. Ogni volta che parlo ai bambini, chiedo loro di che colore è il loro sangue. Naturalmente la risposta  è “rosso”. E quello di un bambino africano? Nero? No, rosso. E di un bambino cinese? Giallo? No,rosso. Quindi, concludiamo insieme che se tutti abbiamo il sangue rosso, tutti siamo fratelli. Non c’ nessuno che è più importante dell’altro. I bambini africani, secondo me, sono molto più furbi e più svegli di noi. E’ la vita che li obbliga a fare questo. Fin da piccoli devono affrontare, da soli, tante difficoltà. I genitori non hanno molto tempo per loro. Devono pensare alla vita della famiglia. Spesso i bambini si ritrovano a dover guardare in faccia la vita che non è sempre bella per loro. E quando trovano qualcuno che si interessa di loro, subito i loro occhioni diventano luminosi. Allora li vedi ridere, scherzare, ballare. E’ bello vederli giocare insieme. E se poi, anche tu entri nel gioco,sono contenti. Dare loro importanza nella comunità cristiana, non solo è un invito di Gesù (chi non si fa bambino, non entra nel Regno dei Cieli),ma è rendersi conto che anche loro sono delle persone che hanno diritto a vivere come ciascuno di noi. Non sono delle cose noiose,dei cagnolini da cacciare via perché disturbano. Nel loro cuore c’è una sorgente di vita che vuole diventare un mare di felicità.