Salerno: GdF, sequestro beni per circa 17 milioni€

Il G.I.C.O. (Gruppo di Investigazioni sulla Criminalita’ Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno ha dato esecuzione ad una misura ablatoria, finalizzata alla successiva confisca, di beni immobili (fabbricati e terreni), aziende, autoveicoli e quote societarie per un valore di circa 17 milioni di euro riconducibili a Campione Antonio, noto imprenditore di Battipaglia. Il menzionato Campione è già stato, in passato, attinto da analoghi provvedimenti cautelari reali: nel periodo a cavallo tra il 2007 ed il 2008, nell’ambito del processo “California” – in seno al quale, a seguito della sua condanna per riciclaggio per aver rivestito il ruolo di principale interlocutore per “ripulire il denaro sporco” proveniente dalle attività delittuose poste in essere dal sodalizio camorristico denominato clan “Maiale”, operante in Eboli e nell’intera piana del Sele – gli fu sottratto, a più riprese, un patrimonio del valore di circa 18 milioni di euro. In epoca più recente (2009), nell’ambito del procedimento di prevenzione instaurato a suo carico per il quale è stato sottoposto anche alla misura della sorveglianza speciale, è stato disposto, invece, il sequestro di beni per un valore complessivo superiore a 25 milioni di euro. Il provvedimento eseguito in questi giorni trae origine, invece, da un’ulteriore ed autonoma attività investigativa posta in essere dai militari delle fiamme gialle, coordinati da quest’Ufficio, in base alla quale è stato accertato che il menzionato Campione, una volta venuto a conoscenza, per motivi procedurali, delle indagini che si stavano svolgendo sul proprio conto, ha fittiziamente intestato ai propri diretti congiunti (i figli Marco Benedetto ed Adriano) nonché a terze persone formalmente estranee ai fatti al lui contestati (prestanome) immobili, quote societarie ed aziende al precipuo scopo di evitare ulteriori aggressioni sul fronte patrimoniale, concretizzando la condotta criminosa di cui all’art. 12 quinquies del D.L. 306/1992 (Trasferimento fraudolento di valori). L’esecuzione della misura ablativa conferma l’elevatissima soglia di attenzione dell’Autorita’ Giudiziaria inquirente e della Guardia di Finanza nell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati. In particolare, il paziente e meticoloso lavoro di ricostruzione posto in essere ha consentito di acclarare ulteriormente le modalità e le tecniche attraverso le quali il Campione, pur di sfuggire alla sottrazione dei beni acquistati con i proventi derivanti dalle illecite attività di usura ed estorsione perpetrate dal clan “Maiale”, è ricorso sistematicamente all’interposizione dei parenti più prossimi e di “prestanome”. I puntuali elementi acquisiti nel corso delle investigazioni in ordine alla simulate cessioni nonché ai sottostanti “pacta sceleris”, opportunamente corroborati dai dati inerenti all’incongruità dei redditi dichiarati dai soggetti fittizi intestatari del patrimonio, ha indotto il Tribunale di Salerno ad emettere – su richiesta di questa Procura – il provvedimento di sequestro preventivo ex artt. 321 c.p.p.  e 12 sexies D.L. 306/1992 su:- nr. 6 immobili (2 appartamenti, 3 locali deposito ed  1 terreno); – nr. 2 autovetture; – nr. 4 società operanti nel settore immobiliare; – nr. 2 aziende agricole; – partecipazioni in 10 società, per un valore di circa 17 milioni di euro.