Salerno: Cisl, crisi della sanità salernitana

E’ stato un anno nero per il comparto sanitario in provincia di Salerno. Nei giorni in cui fa ancora discutere il piano del commissario straordinario dell’Asl Salerno, Francesco De Simone, la Cisl provinciale, unita e compatta come non mai, lancia l’ennesimo grido d’allarme con una lettera aperta a firma dei segretari della Cisl Sanità di Salerno, Pietro Antonacchio, e della Felsa Cisl provinciale, Giusy Petitti: “A completamento di un anno difficile sembra non esserci un limite al disastro. Si sta consumando sul nostro territorio un grave atto di disattenzione sulla situazione di numerosi lavoratori precari, che corrono il rischio di non vedersi rinnovati i contratti di lavoro, in barba a quelle che erano le promesse e le indicazioni regionali. Infatti, se da una parte vi erano state assicurazioni che i contratti dei lavoratori precari sarebbero stati prorogati a tutto il 31 dicembre 2011, allo stato attuale né la regione ha dato disposizioni in tal senso, né l’Asl ha deliberato nulla, favorendo confusione e disagio tra tutti i lavoratori interessati. La situazione riguarda, nell’ordine, i rinnovi dei contratti in scadenza di appalto per le pulizie in alcuni plessi ospedalieri, i contratti dei lavoratori assunti a progetto,i contratti di tutti gli operatori sanitari assunti con contratto di somministrazione ossia interinale e di quanti, dell’area della dirigenza specialistica,  medica e sanitaria, grazie alle cui attività si garantiscono i livelli  minimi assistenziali in tutte le strutture sanitarie dell’Asl di Salerno”. Non le mandano a dire Antonacchio e Petitti, che continuano e rincarano la dose: “Si parla di oltre 300 lavoratori che, dal 1 gennaio 2011, potrebbero trovarsi senza contratto, con il rischio concreto di abbassamento dei livelli assistenziali in alcune strutture dell’Azienda, che potrebbero essere addirittura chiuse o fortemente ridimensionate, atteso che la maggior parte di questi operatori siano inseriti nell’ambito di servizi essenziali, che si reggono nell’ordinaria attività grazie alla loro opera professionale. Abbiamo inoltrato specifica richiesta al Commissario Straordinario, al fine di accelerare le procedure di rinnovo di tali contratti, così da non turbare ulteriormente il processo di riorganizzazione dei servizi, che necessita obbligatoriamente di essere attivato entro il prossimo anno. L’agenzia di somministrazione Trenkwalder necessità di risposte e di ulteriori fondi a copertura degli stipendi ad oggi anticipati e regolarmente erogati alle operatrici socio-assistenziali presenti nei presidi ospedalieri di Cava, Maiori, Sarno e Scafati. Siamo fiduciosi nella sensibilità che il dirigente De Simone ha sempre mostrato rispetto ai bisogni dei cittadini e ai diritti degli operatori. Pur tuttavia non si può non stigmatizzare la superficialità mostrata da tutto lo staff che lo dovrebbe sostenere, considerato che a tutt’oggi nessun atto è stato predisposto, né tanto meno alcuna informativa è stata inoltrata alle organizzazioni sindacali sulla questione. Tale aspetto contrasta con la umanità sempre dimostrata dal Commissario e siamo certi che provvederà ad attivare ogni utile procedura per favorire il rinnovo di tutti contratti, anche in considerazione del fatto che le responsabilità nella garanzia dei livelli assistenziali e nella qualità delle prestazioni erogate sono tutte in capo alla attuale dirigenza, qualora non provveda con solerzia a risolvere il problema”.