Ritratti Africani: scultori e artigiani del legno

Padre Oliviero Ferro

Quando vai al mercato in Africa o vai in qualche villaggio, ti capiterà di vedere qualcuno che scolpisce il legno. Ti viene spontaneo di fermarti e vedere come fa. Io che sono ignorante in queste cose, rimango a bocca aperta nel vedere la loro tecnica e la loro delicatezza. Da un pezzo di legno, vengono fuori delle cose bellissime. Certo le grandi maschere attirano di più l’attenzione. Ma nelle piccole sculture che escono dei veri capolavori. Soprattutto quando lavorano l’ebano, tirano fuori delle teste di donna, degli elefantini, dei volti di madonne, dei guerrieri, delle scene di vita che ti rimangono impressi nel cuore per sempre. Poi, se invece desideri qualcosa di più importanti, ti faranno delle tavole con dei momenti di vita quotidiana. Mi ricordo sempre quello che è stata fatta per la base di un altare. Là vedevi vibrare la vita africana: lo stare insieme, la gioia, il lavoro, la festa. Naturalmente, prima di ripartire per le vacanze in Italia, sono andato a comperarne un po’, insieme a dei dipinti fatti su tela, senza dimenticare qualche piccolo tamburo. Nella casa paterna ci sono tante tracce di questa arte africana. L’Africa, quando ti entra nel cuore, rimane per sempre.