Nella Salernitana tutto da rifare!

Maurizio Grillo

La classifica della Salernitana è sotto gli occhi di tutti e non si presta ad alcun commento positivo, infatti su 18 gare fin qui disputate, la compagine del patron Lombardi ha totalizzato un misero bottino di 24 punti, troppo pochi per una squadra che doveva “ammazzare”, almeno sulla carta , il campionato. In casa più o meno si è ottenuto qualcosina, prova ne siano le cinque vittorie ed i due pareggi ottenuti, tralasciando, solo per meri motivi numerici, le due sconfitte contro Lumezzane e Sorrento, invece fuori dalle mura amiche è stato un vero e proprio disastro, infatti su nove gare ne ha perse ben sei, vincendone due, per pura combinazione e pareggiandone una, una media da piena zona retrocessione, a testimonianza della pochezza tecnica e caratteriale di questa squadra che va assolutamente rivista e corretta. In questa disfatta, per onestà intellettuale non potremmo usare altra terminologia, hanno le loro responsabilità anche il DS Salerno che non è riuscito, malgrado l’impegno, a liberarsi di calciatori che rappresentano una vera e propria zavorra per la società non solo sotto il profilo tecnico, ma anche economico, commettendo numerosi errori di valutazione e sottovalutando anche problematiche accantonate con molta superficialità, vedi il caso Capone. Cosa dire,invece, della conduzione tecnica, ebbene anche mister Breda non è stato all’altezza della situazione, del resto bastano solo i risultati per esprimere un giudizio non proprio positivo, infatti ha continuato a far giocare la squadra con un modulo non adatto alle caratteristiche di molti suoi calciatori, ha operato delle scelte alquanto discutibili sull’impiego costante di alcuni elementi, su tutti l’ungherese Szatamari e mettendo nel dimenticatoio gente come Tricarico e Russo, che sicuramente avrebbero fatto bene in questa vera e propria”valle di lacrime”. Che dire, poi, della gestione dei cosiddetti “senatori”, che lascia molte perplessità, infatti con troppo responsabile ritardo ha preso la decisione drastica della loro epurazione, secondo noi, invece, avrebbe dovuto attuarla già lui da moltissimo tempo, del resto la formazione l’ha sempre fatta lui ed avrebbe potuto benissimo non schierarli sistematicamente in campo, cosa che è avvenuto, invece, sempre e comunque. Dulcis in fundo l’aspetto societario che, visto il silenzio assordante del patron Lombardi, si presta alle più disparate ipotesi, da quelle più pessimistiche di un crac imminente, a quelle più distensive da parte del maggiore azionista, che continua ad ostentare una certa tranquillità, nonostante la sua assenza continua dal palcoscenico mediatico e di piazza. Intanto, al ds Nicola Salerno spetta il compito più difficile con l’inizio del nuovo anno. Dovrà portare a termine un’operazione che non gli riuscì l’estate scorsa e cioè liberarsi di quei giocatori dagli ingaggi scomodi. Nonostante il sacrifico economico della società, che alla fine ha voluto contare su di loro per far compiere alla squadra il salto di qualità, i cosiddetti “senatori” non hanno ricambiato la fiducia, mandando su tutte le furie la stessa società, l’allenatore e i tifosi. Dicevamo compito non facile per il ds, che conterà di piazzare Polito, Montervino, Peccarisi e Pestrin cedendoli in prestito gratuito, ma anche con i saldi di mezza stagione sarà arduo convincere società a pagare ingaggi profumati di questi tempi. In tante chiederanno la compartecipazione agli ingaggi da parte della Salernitana, cosa che il patron Lombardi difficilmente si accollerà. Dei quattro il più richiesto è Pestrin: su di lui soprattutto il Torino, che lo scorso anno rimase abbastanza soddisfatto delle sue prestazioni. Il calciatore potrebbe anche trasferirsi all’Ascoli alla corte di Castori, che sta facendo un pensierino anche su Peccarisi. Sarebbe un bel colpo per entrambe le società. Più difficile il discorso per Montervino, che interessa alla Juve Stabia, ma l’ingaggio non sembra alla portata della società napoletana. Identico discorso per Polito, che potrebbe essere scambiato con il 33enne portiere Petrocco del Cosenza, ma anche in questo caso bisognerà vedere se la società calabrese sarà disposta ad accollarsi la differenza d’ingaggio tra i due. Salerno potrebbe puntare sul pipelet uruguayano Bremec, in forza al Taranto, ma solo se riuscisse a far rientrare il numero uno granata nello scambio. A centrocampo e in attacco potrebbero cambiare aria Merino e Carrus, due calciatori che godono di un certo mercato, anche se il peruviano negli ultimi tempi ha visto abbassare vertiginosamente la sua quotazione. Il calciatore sardo, invece, interessa molto al Frosinone, disposto anche ad un sacrificio per ingaggiarlo. In lista di sbarco anche Tricarico e Pippa, due atleti che non nutrono grossa fiducia da parte del tecnico Breda.Per quanto riguarda gli arrivi, sono tanti i nomi sul taccuino di Nicola Salerno, ma ovviamente sono condizionati alle partenze e ad eventuali scambi proposti da altre squadre. Se proprio si deve fare un sacrificio lo si farà per acquistare il 26enne attaccante della Ternana Giorgio Noviello, in scadenza di contratto il 30 giugno 2011 e in rotta con la società nero verde. Il calciatore avrebbe già dato l’assenso al trasferimento in una piazza a lui gradita, tra l’altro è nativo di Torre del Greco e si avvicinerebbe a casa. Si tratta di un giocatore che gradisce giocare a ridosso delle punte, ma comunque adattabile al modulo dell’allenatore granata.