Aumentano i depressi!

di Rita Occidente Lupo

Depressione in aumento nel Paese. Circa 15 milioni, una persona su 4, perde la voglia di vivere. Giungendo, talvolta, anche a conseguenze estremamente letali: il suicidio. Tra le svariate genesi, quella consequenziale al parto, che affligge le donne d’ogni età, appena saggiata la gioia della maternità. Vari motivi possono scatenare la carenza d’interesse, l’astenia dall’attività fisica, l’inappetenza. Anche le stagioni esercitano il loro influsso: negativo, in inverno, che col letargo invita a lasciarsi andare, contrariamente alla bella stagione, che rinsalda energiche passeggiate all’aria aperta e desideri creativi. Oltre alla medicina tradizionale, anti-depressiva, che oggi ha di gran lunga superato le frontiere passate, affiancandosi al Prozac, semplici ricette: pilates, ginnastica generale e tutto quanto può far reagire il fisico, esercitando la mente. E stimolando specialmente gl’interessi, quelli che finiscono per essere azzerati dall’abulia comportamentale. Depressione, male del tempo e di questo secolo troppo frettoloso, nel percorrere la quotidianità, che spesso solca grossi vuoti interiori, sconfinanti nella desolante solitudine. Il rincaro della depressione, non scevro da conseguenze negative sull’humus sociale: i comportamenti, la capacità relazionale, l’integrazione nelle maglie civiche, conflittualizzata da una sottile inquietudine interiore. Che non lascia spazio all’allegria, alla voglia di voler cogliere il tempo, nella sua dinamica interezza. Di qui l’appello, non solo dei camici bianchi, a non lasciarsi andare, quando contraccolpi della vita e schizofrenie sociali, rischiano di contagiare e di prostrare gli animi più sensibili: non cedere mai il passo alla reazione emotiva, evitando che i colpi bassi esistenziali possano sopraffare la volontà di vivere!