Roma: proposte in sede di Commissione Affari Costituzionali-Circoscrizioni, audizione in Senato

Chiesto lo slittamento dei termini della Legge 42/2010 per votare nel 2011 anche per gli organismi di Decentramento-In perfetto orario e nel tempo concesso di 20 minuti i componenti del Comitato Nazionale delle Circoscrizioni hanno potuto rappresentare ai membri della Commissione Affari Costituzionali del Senato le ragioni per mantenere in vita gli organismi di Decentramento comunale. Una puntuale analisi delle motivazioni alla base delle proposte avanzate in Commissione è stata esposta dalla Coordinatrice del Comitato, l’Assessore al Decentramento del Comune di Forlì Katia Zattoni e dal Segretario dell’organismo, Presidente di Circoscrizione di Latina, Mauro Bruno. Ai due è toccato il compito di chiarire il percorso che ha portato le 29 città italiane a Forlì, il 30 giugno scorso, a dar vita al Comitato delle Circoscrizioni e a sostenere la battaglia sul Decentramento che sta incontrando sempre più platee qualificate. Nella seduta plenaria della Commissione di oggi il Comitato ha avanzato proposte sul DDL 2259 in discussione, che riformerà sostanzialmente l’istituto del Decentramento, prevedendo di fatto l’obbligatorietà delle Circoscrizioni per i Comuni con popolazione superiore ai 500 mila abitanti e la facoltà di costituire il Decentramento per i Comuni tra i 250 e i 500mila abitanti. Proprio questa è la norma contestata dai rappresentanti delle Circoscrizioni, che hanno chiesto lo slittamento dell’applicazione della Legge 42/2010 fino all’emanazione della “Carta delle Autonomie” per permettere ancora alle Amministrazioni chiamate al voto nel 2011 di scegliere di costituire le Circoscrizioni di Decentramento. In questo senso, infatti, il Comitato ha chiesto di poter partecipare al dibattito per un Decentramento rinnovato e soprattutto di mantenere in vita questi organismi per i Comuni con popolazione tra i 100 e i 250 mila abitanti. “È un lavoro complesso e articolato – ha spiegato Katia Zattoni al termine dell’incontro – in quanto il legislatore ha inteso produrre una serie di norme contraddittorie tra loro. Noi riteniamo opportuno che in sede di esame della “Carta delle autonomie” si possa fare un lavoro chiaro e qualificato non solo per mantenere in vita questi organismi, ma soprattutto per rinnovarli anche in un processo di revisione complessivo delle autonomie locali. Da qui quindi la richiesta di sospendere gli effetti della norma che ne ha previsto l’abrogazione a partire dal prossimo anno”. E la discussione è proseguita anche per capire quali margini di trattativa il Comitato delle Circoscrizioni poteva contare in sede di audizione in Senato e per verificare anche se le azioni poste in essere in questi mesi siano state determinanti per alzare l’interesse sugli organismi di Decentramento. Anche il rappresentante di “Legautonomie” intervenuto sul DDL in esame ha ribadito la contrarietà dell’Associazione dei Comuni alla cancellazione del Decentramento e alla chiusura delle Circoscrizioni, insistendo sulla necessità di poter mantenere in vita gli organismi almeno per i Comuni capoluogo. “È stata una sede importante, quella odierna, nella quale abbiamo potuto esporre le nostre ragioni – ha spiegato il Segretario del Comitato Mauro Bruno – Le Circoscrizioni sono utili non solo per la partecipazioni dei cittadini alla vita amministrativa e politica del territorio in cui vivono e lavorano, ma rappresentano una palestra importante per gli amministratori del futuro. Vogliamo continuare la nostra battaglia democratica perché siamo convinti che le città senza Circoscrizioni avranno difficoltà nella gestione dei servizi primari e soprattutto non avranno piena coscienza e conoscenza dei problemi dei singoli territori”. Dello stesso parere  è il Consigliere Vincenzo Musto (rappresentante delegato delle Circoscrizioni Salernitane) : è stato un incontro davvero importante   nel quale è stato evidenziato il ruolo fondamentale che viene svolto sul territorio dai singoli parlamentini. Ho sempre sostenuto che le circoscrizioni costituiscono un punto di riferimento per tutti i cittadini ed in special modo in una città come Salerno che ha un territorio vasto e pieno di problematiche. Mi auguro che ci possa essere la possibilità di essere inseriti nel decreto mille proroghe del 2010. La battaglia per il Decentramento amministrativo afferma il valore della democrazia, della cittadinanza attiva, della rappresentanza democratica e partecipativa a livello di quartiere.