Nonna-mamma a 50 anni!

di Rita Occidente Lupo

Sempre più confusione nella vita umana. In quella ch’è la genesi del venire al mondo! Tra uteri in affitto, a seconda delle esigenze e per ogni età. Stavolta, addirittura una mamma-nonna, immolata per il figlio gay. A Città del Messico, una messicana cinquantenne ha prestato il proprio utero al figlio, Jorge, imprenditore gay di 31 anni, per fargli assaporare le gioie della paternità. La mamma-nonna ha avuto il bambino dall’ovulo donato da un’amica del figlio, fecondato in vitro dallo sperma di lui. E così, dopo il cesareo, fiocco azzurro per il quarto figlio, doppiamente calata nel ruolo di genitrice. Senza alcun problema, come asserito da lei stessa, avendo partorito appena 21 anni fa. Ormai, la vita, sempre più palleggiata tra ovuli, provette e semi. Indipendente dai donatori o dai responsabili, in barba ad ogni etica o istituzione, sembra che sia solo il risultato a contare. Volere un figlio a tutti i costi: e senza badare ai costi, anche in termini genitoriali. Che dir poi…sessuali! C’è da chiedersi soltanto se l’allarme della manipolazione genetica, quando risuonò dal corno dell’orlando del momento, all’epoca accusato di pessimismo, non fosse stato pienamente recepito nei suoi rischi dalla Chiesa, non tardiva a sollevare i toni dell’etica, invitando alla procreazione eterosessuale della coppia!