Salerno: Festival del Cinema, riflessioni amare del Presidente

Con la consegna dei premi ai registi, attori e pellicole in gara, cala il sipario sulla 64esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno. La rassegna, presieduta da Mario De Cesare, anche quest’anno ha proposto oltre 150 le pellicole provenienti da tutte le parti del mondo (Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Bulgaria, Ungheria, Giappone, Stati Uniti ed Australia) divise nelle sezioni: Lungometraggi, Corti, Documentari, Turistici, Videoscuola e Religiosi.Vincitore del Gran Trofeo Golfo di Salerno “Ignazio Rossi” 2010 è stato il film “20 Sigarette” di Aureliano Amadei che ha raccontato l’attentato a Nassiriya nel novembre 2003,  visto con gli occhi dell’unico civile, un 28 enne anarchico e antimilitarista, precario nel lavoro e nei sentimenti, che riceve all’improvviso l’offerta di partire subito per lavorare come aiuto regista alla preparazione di un film che si svolge in Iraq al seguito della missione di pace dei militari italiani. La rassegna ha dedicato un’attenzione speciale al tema della malavita organizzata e della legalità, inaugurando la rassegna con la presentazione dell’antologia sulle mafie “Strozzateci Tutti” a cura di Marcello Ravveduto, e al cinema religioso che ha trovato una location d’eccezione nella città di Cava de’ Tirreni che si appresta a celebrare il Millenario dell’Abbazia Benedettina. Anche l’edizione 2010 ha confermato la straordinaria adesione degli istituti superiori del Salernitano iscrittisi alla Junior Section, nell’ambito del Progetto Scuola diretto dalla Preside Caterina Cimino e sostenuto con tenacia ed entusiasmo da numerosi docenti e Presidi,  per partecipare in veste di giurati alle proiezioni del mattino al Cinema Augusteo. Dignità e Tenacia sono state le parole che hanno accompagnato la 64esima edizione, la più difficile per gli organizzatori. La rassegna, infatti,  vive tra mille e notevoli difficoltà economiche pur avendo ben chiara la mission e la sua valenza culturale, sociale ed artistica per l’intero territorio salernitano. Sono amare le parole del Presidente Mario De Cesare: “Il Festival  è un patrimonio della città e dell’intero territorio provinciale e come tale dovrebbe essere tutelato, ulteriormente valorizzato e sostenuto dagli Enti locali. Invece ogni anno si trova ad sempre più lasciato solo a sé stesso nonostante la prestigiosa e lunga storia. Come pure non è comprensibile e accettabile un sostegno ad anni alterni perché non consente agli organizzatori la possibilità di programmare e di compiere delle scelte al posto di altre. Faccio fatica a pensare che Amministratori capaci e lungimiranti come quelli che guidano le Istituzioni locali del nostro territorio continuino, che – contrariamente a tanti altri loro colleghi di altre regioni continuano ad investire risorse nella cultura (in un momento di grande contrazione delle risorse disponibili) – non riconoscano al Festival quella valenza culturale che merita pienamente. Il Futuro del Festival è incerto ma auspico dei segnali positivi per evitare scelte dolorose”.