San Giuseppe Moscati a 130 anni dalla nascita e nella ricorrenza

 Il Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, diretto da Pierfranco Bruni,  ricorda la figura e il messaggio cristiano di San Giuseppe Moscati a 130 anni dalla nascita e nella ricorrenza della sua festività liturgica del 16 novembre. Infatti la sua festa è stata fissata il 16 novembre di ogni anno. Data che ci riporta alla sua Beatificazione in San Pietro avvenuta proprio il 16 novembre del 1975. Il 25 ottobre del 1987, invece, avvenne la sua Canonizzazione. A ricordare San Giuseppe Moscati a 130 anni dalla nascita è il Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi” che pubblica uno studio legato al tema della religiosità popolare e cristiana nella cultura moderna e, in modo particolare, al legame tra gli scritti di Francesco Grisi e la devozione per Giuseppe Moscati. Grisi si è occupato, in alcuni suoi scritti, del “pensare” cristiano di Moscati e tra i suoi inediti ci sono anche alcune pagine che raccontano della sua forza devozionale verso il Santo, nato a  Benevento e formatosi e morto a Napoli, che ha posto al centro della sua umanità il senso della carità, anzi “caritas”. Il Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”  lavora da molti anni sulla presenza di San Giuseppe Moscati nella vita e nelle opere di Grisi meditando, tra l’altro, sulla santità del Moscati che vive nel silenzio del quotidiano e attraversa la vita della cultura popolare meridionale. <A 130 anni dalla nascita di Giuseppe Moscati, nel luglio scorso, sottolinea Pierfranco Bruni, ci apprestiamo a celebrare la sua festa liturgica il 16 novembre. Una data che ci riporta l’umanità e la carità di un uomo che è diventato Santo. Un “personaggio” che è stato costante nella mia vita e in quella di Francesco Grisi. Ci sono emozioni e ricordi. La figura, la personalità, la parola di San Giuseppe Moscati mi ritornano con un immaginario che è ricco di ricordi e di una memoria che mi riportano costantemente a Francesco Grisi. È stato proprio Francesco a parlarmi, per la prima volta, della statura di uomo e di santo di Giuseppe Moscati. <Frammenti di un mosaico, afferma ancora Pierfranco Bruni, in cui le rimembranze toccano le corde della nostalgia. Anni difficili per noi intellettuali non conformisti, per noi che provenivamo dalla scuola di Prezzolini, di Eliade, di Papini, di Paratore, di Ernesto Bonaiuti, di Diego Fabbri e di poeti come Ezra Pound e Robert Brasillach, di Vincenzo Cardarelli o di Iacopone da Todi. Erano gli anni che frequentavamo Benevento, la città di Benevento”. Lo studio su Giuseppe Moscati rientra nelle attività del Centro Studi e per l’occasione è in fase di programmazione un Convegno di Studi che affronterà la problematica generale della cristianità in Moscati con una finestra sul rapporto tra gli scritti cristiani di Grisi e la presenza di Moscati accanto a quella di Padre Pio. <Giuseppe Moscati, afferma sempre Bruni, era nato nel 1880. Il 25 di luglio. Benevento e Napoli sono le sue due città – luogo. Ma è a Napoli che la sua esperienza si focalizza. Come studente, come medico, come docente. Laurea in medicina a pieni voti. Ma al di là della sua biografia fatta di cronaca e di atti ciò che vive nel cuore dell’uomo è il senso di una profonda cristianità che chiama, come già si diceva, carità. Non c’è la storia in sé, in Moscati, ma, chiosa Bruni, una storia che si fa provvidenza. Perché è convinto, come si legge in una sua lettera, che “Non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo in alcuni periodi; e solo pochissimi uomini sono passati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rimanere imperituri, simbolo dell’eternità della vita, in cui la morte non è che una tappa, una metamorfosi per un più alto livello di vita, se si  dedicheranno al bene”. <Ed è proprio su questo binomio, Asserisce Pierfranco Bruni, dialogante tra scienza e fede che si è soffermato Francesco Grisi negli ultimi mesi della sua vita, quando scopre di essere stato colpito dalla malattia. Si chiude in una contemplazione ripetendosi le parole di Giuseppe Moscati. E lo fa con una tale dolcezza che la commozione si fa emozione>. La pubblicazione, coordinata da Pierfranco Bruni, è scritta a più mani e sottolinea l’importanza dei valori espressi da Giuseppe Moscati nella nostra vita e nel nostro viaggio esistenziale in un dialogo costante  tra umanità e cristianità.