Salerno: inchiesta sul caso Miramare

Poniamo fine a questa inutile discussione leggendovi il testo della denuncia che abbiamo presentato al Procuratore Generale della Repubblica di Salerno! Oggetto: Demanio marittimo salernitano! Richieste dei cittadini di Mercatello, etc etc etc”. Si erano lasciati pressappoco così,  lo scorso 14 luglio, al termine di due ore di confronto a Palazzo di Città, i rappresentanti di Via Leucosia ed Alberto Di Lorenzo, (Staff Sindaco), gli attuali proprietari del Miramare (i Serritiello) ed il responsabile dell’Ufficio Demanio del Comune, l’architetto Guerra.  Quattro mesi  dopo la procura di Salerno ha aperto un’inchiesta prendendo in seria considerazione proprio i fatti riportati in quella denuncia. Gli uomini della procura si sono recati nei giorni scorsi presso l’Ufficio del Demanio ed hanno acquisito una serie di documenti utili alle indagini. Il dossier,  presentato lo scorso luglio dai residenti di Via Leucosia alla procura di Salerno, ricostruisce in modo analitico ciò che è accaduto negli ultimi 14 anni su quel tratto di spiaggia salernitana: si è passati da un’ordinanza comunale di abbattimento delle opere abusive realizzate dal Miramare, datata 31 ottobre 1996, a firma del Sindaco Vincenzo De Luca, ad una delibera di giunta, la 541 del 7 maggio 2010, in cui si accoglie la richiesta degli attuali proprietari di interventi edilizi sull’immobile Miramare. Il tutto mentre al Tar andava perento, per colpa del Comune, il ricorso per l’abbattimento delle opere abusive realizzate. “Perché l’amministrazione – chiedevano i rappresentanti di Via Leucosia – ha lasciato che andasse perento il ricorso al Tar per l’annullamento dell’ordinanza sindacale N° 424/96 con cui lo stesso Comune ordinava la demolizione degli abusi perpetrati sulla struttura Miramare, non facendo istanza di udienza?” “Perché – chiedevano sempre i cittadini – nei sei mesi decorrenti dall’avvenuto ricevimento di preavviso di perenzione datato 30.10.2009, il Comune di Salerno decideva di non costituirsi?” “Perché però – chiedevano ancora – in data 20.04.2010 l’amministrazione comunale riceveva dal concessionario istanza di variazione della categoria d’intervento edilizio sull’immobile Miramare e, immediatamente dopo la scadenza dei sei mesi (il 30.04.2010) dal preavviso di perenzione al Tar, con delibera di giunta n 541 del 07.05.2010 l’accoglieva?” “Perché – infine – ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi gli uffici tecnici comunali competenti non hanno ancora provveduto, secondo quanto più volte invocato, richiesto e dimostrato dai cittadini con molteplici atti planimetrici, alla rilevazione dello stato di consistenza attuale degli immobili oggetto delle concessioni, onde individuare inequivocabilmente quei volumi non rinvenuti in nessun documento amministrativo  ma presuntivamente non legittimi sotto il profilo urbanistico ed edilizio?”A tutti questi “perché” da Palazzo di città scena muta. Anzi no, una sola battuta, per di più di pessimo gusto: “Per fare il bagno in futuro a Via Leucosia si pagherà il biglietto”. Vediamo se adesso la procura riuscirà ad avere da Quelli del Comune qualche risposta in più!!! www.noveladisalerno.it