Battipaglia: vento di libertà

Per non consegnare un pretesto per fare polemica ai nostri “democratici”, voglio precisare che in questa sede non ci riguarda analizzare se sono più o meno sbagliate le posizioni su Giorgio Almirante, o sul concetto di “razza” espresse su facebook da una persona membro del coordinamento cittadino del Pdl. Ogni membro del Partitolo delle Libertà, se non è delegato a parlare dal coordinamento, quando interviene parla e scrive a titolo strettamente personale e dunque le sue affermazioni non vanno attribuite a tutto il popolo moderato rappresentato dal Pdl cittadino. Ognuno è libero di avere le proprie convinzioni, le proprie idee ed è libero di esprimerle come più gli piace. Come d’altronde siamo convinti che altri possono rivendicare il diritto di dire che non sono d’accordo. Ma questo stillicidio di polemiche, accentuate e dilatate nei toni, che non generano un dibattito politico fisiologico ma un clima da rissa, che negli ultimi giorni si stanno verificando contro idee ed opinioni espresse all’interno del popolo moderato battipagliese, non ci piacciono e non ci interessano. A noi interessa cominciare a liberare il dibattito da queste sterili contrapposizioni. Le polemiche dei nostrani “finti democratici” sono rissose, pretestuose ed inutili. Non è possibile che si scatenano attacchi personali e raduni contro alcuni di noi che, ad esempio, decidono di raccogliere firme per intitolare una strada a Giorgio Almirante, o contro una di noi che decide “autonomamente” di pubblicare su facebook alcune considerazioni personali sull’incompiuta identità nazionale degli Italiani, tradizionalmente accusati di avere scarso senso dello Stato e di non avere assimilato a fondo il valore dell’unità italiana. Noi siamo convinti che quelle quattro parole scritte su cui è sorta la polemica (bisogna tenere conto che il linguaggio, su questi social network ha particolari modalità espressive, quello dell’improvvisazione e della limitatezza) non sono di carattere razzista e denigratorio; ma se mai lo fossero, è ovvio che noi ne prenderemmo le distanze. Vogliamo anche dire però che non può nascere una polemica sui giornali, facendo nome e cognome della persona che “presumibilmente” le ha pubblicate sul web. L’anonimato e la possibilità di falsificare profili e identità ci deve spingere tutti a lasciare la dimensione della polemica solo all’interno dei social network. Ribadisco dunque che, al di là di questi episodi che sono state affermazioni individuali o iniziative  esclusive di un’associazione culturale moderata, ci dovete lasciare ricomporre un’alternativa culturale, sociale e politica a questo governo cittadino, composto da persone mescolate senza ordine alcuno. Lasciateci parlare tra di noi e alla città, non interrompete ogni volta la nostra intenzione di costruire un vero popolo moderato battipagliese, fatto di modelli culturali tra noi condivisi, che non sono quelli razzisti ovviamente.

Il Coordinatore Carmine Pagano                                          Il Vice Coordinatore Antonio Sagarese