Salerno: Piano per il Lavoro, la Cisl chiede alla Provincia di attivarsi per il territorio

Grande eco, in un momento di profonda crisi economica, occupazionale e di adombrato pericolo di default dei conti della Regione Campania, sta suscitando il Piano per il Lavoro dell’Assessore Severino Nappi. L’atto approvato dalla Giunta Caldoro nella seduta dell’8 ottobre 2010 è stato più comunemente riportato come Piano straordinario per l’occupazione che non nella sua titolazione più ambiziosa di “ Campania al Lavoro – Piano di azione per il Lavoro”. Un impianto strategico tutto nuovo che capovolge, specialmente sul tema della formazione, l’impostazione di un modello prima incentrato sull’affidamento agli enti formatori ora direttamente al sistema delle imprese. Sull’argomento è intervenuto il segretario provinciale della Cisl con delega al mercato del lavoro, Pubblico Impiego e Formazione, Giannantonio Mastrovito: “Questo per noi, tradotto in soldoni, è quella tanto auspicata formazione mirata e finalizzata ai reali fabbisogni di figure professionali richieste dal mercato del lavoro. Vogliamo leggere il Piano, come uno strumento di programmazione che incrocia più ambiti di intervento, che sappia incrociare le attese di tanti giovani e donne disoccupate a cui è precluso il mondo del lavoro, che possa proiettare l’intervento regionale verso una aspirazione di recupero di normalità dei nostri territori”, ha affermato l’esponente cislino.Per Mastrovito il Piano così come impostato, nel restituire centralità al tema dell’occupazione, “non può che essere apprezzato, ma resta, tuttavia, allo stato una enunciazione di principio nelle sue linee guida pur condivisibili di politiche attive”. “Gli stessi obiettivi previsti nel Piano dovranno trovare un momento di maggiore esplicitazione sul tipo di intervento in particolare nei settori della “green economy”, della riqualificazione degli operatori forestali, della formazione continua e alta formazione nel turismo e beni culturali. Settori che per la nostra provincia sono il naturale sbocco a intraprese già appartenenti al contesto territoriale. Se il Piano regionale è il punto di partenza necessario, per la contingente straordinarietà, riteniamo che il territorio salernitano debba assumersi l’iniziativa dell’adozione di un Piano provinciale che possa individuare le situazioni di crisi aziendali, della crisi occupazionale e di quali misure adottare”, ha dichiarato Mastrovito. Per il segretario della Cisl salernitana “i ritardi accumulati, così come vengono evidenziati nello stesso Piano d’Azione regionale, sulla realizzazione di un assetto istituzionale dei servizi per l’impiego (governance istituzionale), anche per la mancata implementazione del Testo Unico in materia di lavoro e per la promozione della qualità del lavoro approvato con la legge regionale numero 14 del 2009, acquistano fondamentale importanza per la qualificazione del ruolo dei Centri per l’impiego”. “Per questo riteniamo, come Cisl, che il Piano possa diventare l’occasione per avviare da subito un confronto tra i referenti istituzionali, assessorato al Lavoro e assessorato alle Attività Produttive della Provincia di Salerno e le forze sociali ed economiche del nostro territorio per la costruzione di risposte volte al benessere della collettività”, ha concluso Mastrovito.