Cetara: in ricordo dell’alluvione del 24 ottobre 1910

   ‘Un immane disastro ha colpito il nostro paese’: con queste parole si aprì il primo consiglio comunale successivo alla tragedia che colpì il comune costiero il 24 ottobre 1910. Con 111 vittime Cetara pagava il prezzo più alto fra le località colpite dagli eventi alluvionali. I tragici eventi devastarono numerose località della costa napoletana, Casamicciola sull’isola di Ischia, la costiera Amalfitana, con Amalfi e Maiori. Ma a Cetara l’evento lasciò i segni più tragici con distruzioni materiali e perdita di vite umane. Gran parte del paese risultò distrutto dagli eventi alluvionali, interi nuclei familiari furono seppelliti sotto i detriti e le macerie delle abitazioni travolte dalla furia delle acque e dei movimenti franosi scatenati da eccezionali piogge iniziate dal pomeriggio del 23 e proseguite durante tutta la notte. La gravità degli eventi fu attestata dalla visita del Re Vittorio Emanuele III recatosi nei giorni successivi sui luoghi del disastro.“A cento anni da quel tragico evento abbiamo ritenuto doveroso fare memoria dei fatti e delle vittime  ha sottolineato il sindaco Secondo Squizzato – con iniziative che mirano a coinvolgere la cittadinanza e ad affrontare il tema dei rischi e della fragilità del territorio. Un apposito comitato ha lavorato per oltre un anno, alla ricerca di documenti, foto, notizie utili a comprendere la vicenda ma anche per indagare sulle possibili cause. Ma il solo ricordo non basta, occorre mettere in campo iniziative ed azioni affinché la storia non si ripeta. A tale riguardo sono importanti  le iniziative realizzate in tema di Protezione Civile e l’imminente avvio di un intervento strutturale, già appaltato, che prevede l’utilizzo di fondi europei per lavori di  risanamento idraulico forestale per Euro 750.000 sul torrente principale che, come in altri comuni della costiera, attraversa tutto il paese e va costantemente monitorato e curato come i suoi affluenti  laterali, oggetto di un secondo stralcio di interventi, anch’essi candidati a finanziamento.”Ricco si presenta il programma di iniziative che ha fatto registrare l’adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il conferimento di una speciale targa di rappresentanza. Il 22 ottobre le celebrazioni si avviano con l’incontro con gli studenti delle scuole cetaresi:  verranno premiati i lavori realizzati sul tema da parte dei ragazzi. In serata, un Consiglio Comunale straordinario è stato indetto per far memoria degli eventi a partire dalla lettura degli atti rinvenuti nell’archivio comunale. Nel pomeriggio della giornata di sabato 23, si inaugurerà nella sala ‘Ave Maria’ una mostra fotografica con foto e giornali d’epoca. Subito dopo nella sala Polifunzionale ‘M. Benincasa’ un video per ricordare gli eventi precederà il convegno sul tema ‘La Costa d’Amalfi territorio fragile: riflessioni a cento anni dall’alluvione del 24 ottobre’. Parteciperanno l’assessore Regionale Edoardo Cosenza, l’assessore Provinciale alla Protezione Civile Antonio Fasolino,  il segretario dell’Autorità di Bacino Destra Sele avv. Stefano Sorvino, il presidente di Legambente Campania Michele Buonomo, un responsabile del Dipartimento di Protezione Civile nazionale, il professor Leonardo Cascini dell’Università di Salerno, il geologo Giuseppe Di Crescenzo dell’Università Federico II di Napoli, l’arch. Giuseppe Liguori presidente del comitato storico locale. Le commemorazioni proseguiranno domenica 24, giorno del tragico evento, con la celebrazione, alle ore 10,30, di una S. Messa in suffragio delle vittime celebrata dall’arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, con la partecipazione del Prefetto di Salerno Sabatino Marchione e il successivo ricordo degli eventi in largo Marina, luogo simbolico nella tragedia. Verranno schierate le forze che furono impegnate nelle attività di soccorso: in primo luogo la Guardia di Finanza, i Carabinieri, la Capitaneria di Porto in rappresentanza della Marina Militare. Alla presenza del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Generale Salvatore De Benedetto, dei vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri e del Comandante della capitaneria di Porto, C.V. Andrea Agostinelli, verranno ricordate i fatti di quella triste giornata, così come emergono dalle ricerche elaborate dal comitato locale. Parteciperanno inoltre i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, le rappresentanze di Associazioni e gruppi comunali di volontari della Protezione Civile a testimoniare l’impegno di chi oggi è in prima linea nelle attività di soccorso alle popolazioni colpite da calamità, come accaduto nel recente tragico episodio di Atrani.  A seguire un corteo porterà i partecipanti in Corso Federici, lungo l’asse viario principale, per scoprire una lapide commemorativa delle 111 vittime, collocata proprio in una delle zone in cui si verificarono distruzioni e lutti. Alla cerimonia parteciperà Raffaele Mansi, padre di Francesca, la giovane minorese perita nell’alluvione di Atrani. La iniziative in ricordo dell’alluvione del 1910 si concluderanno con una fiaccolata, guidata dal parroco Don Nello Russo, che partirà alle 19,30 dalla Chiesa di S. Maria di Costantinopoli, nella parte alta del paese, luogo di culto caro ai cetaresi che restò distrutti dagli eventi alluvionali, per concludersi sulla spiaggia centrale con un momento di preghiera e di finale ricordo di tutte le vittime dell’evento.