Vita di Missione: viaggio in battellino sul lago Tanganika, villaggio di Yungu

Padre Oliviero Ferro

Lasciando il porto di Kazimia, volgiamo la prua verso Sud. Dobbiamo arrivare nella quinta diakonia, quella di Yungu. Siamo al confine con una delle regioni del Congo:è lo Shaba(ex Katanga). I  villaggi di pescatori si susseguono uno dopo l’altro. Qualche grosso battello,carico di pesce ci fa compagnia nel nostro viaggio. Arriviamo a Yungu. Come è sempre è bella e simpatica l’accoglienza. Siamo molto lontani dalla missione, ma anche qui c’è molta vivacità. Quando li invitiamo due o tre volte all’anno al centro della missione, vengono volentieri. Si fanno due o tre giorni di viaggio:in piroga e a piedi. Ci riempiono di ammirazione. Abbiamo un piccolo progetto di fare un pronto soccorso. Ne abbiamo già parlato. Tutti sono d’accordo,come sempre. Ma ora bisogna concretizzare il tutto. In questa zona crescono delle banane speciali, quelle con la buccia rossa. Sono la fine del mondo: fritte,accompagnano il the del mattino. Una vera specialità. Gli incontri si susseguono,come al solito. Alla sera,dopo il pasto in comune e la contemplazione delle stelle, ci indicano la capanna dove dormiremo. In questa c’è anche un letto. Cerco di prendere sono,quando sento dei rumori sospetti. Accendo la pila e vedo che tutta una processione di topi ha deciso di passare sul letto per andare per i fatti loro. Infatti, nella capanna di fronte alla mia, avevano messo il pesce che avevano seccato al sole. E i topi,approfittando del buio, volevano riempirsi la pancia. Per qualche ora, ho dovuto dirigere il traffico di “topolinia”. Finalmente anche loro decidono che ne hanno mangiato abbastanza e mi lasciano dormire qualche ora. Insomma io ero un intruso nei loro piani e me lo hanno fatto capire,molto rispettosamente…Quando si ha fame, non si guarda in faccia a nessuno. Al risveglio, mi stropiccio gli occhi e guardo se sono ancora tutto intero. Racconto agli amici l’avventura notturna. Si metto a ridere di gusto. E mi viene in mente un altro incontro ravvicinato con i topi. In un altro villaggio, dove ci eravamo fermati, nella capanna c’era una grossa brocca con l’acqua con un coperchio. Durante la notte solito rumore. Alla luce della pila,vedo un topo dalla lunga coda che si era infilato sotto il coperchio ed era andato a dissetarsi. Anche loro hanno diritto all’acqua.