Sinergia tra sessualità biologica e di genere -I^parte

Maurizio Manzo

Per qualche tempo, durante gli anni Settanta, sembrò che la differenza sessuale dovesse scomparire. Invece poi si affermò la biologia evolutiva, che separò i generi: gli uomini divennero cacciatori e le donne raccoglitrici, quindi non era più l’educazione a formarci, ma la natura; così da essere controllati dagli impulsi degli ominidi del 20.000 a.c.- Con una serie si analisi comportamentali si tirava la linea della disegualità, p. es.: gli uomini non riescono a comunicare con faciltà perché da cacciatori erano tenuti al silenzio per non far scappare la preda; le donne comunicano bene perché durante la raccolta dei frutti si indicavano i posti dove dirigere la raccolta; le donne trovano subito le cose perché tutelando il ricovero era abituate a perlustrare un’area più ampia; gli uomini non chiedono mai informazioni perché tale atteggiamento è sintomo di debolezza; le donne non riescono bene a parcheggiare l’auto perché il basso livello di testosterone diminuisce il senso dello spazio. Poi negli anni Novanta l’avvento della teoria rivoluzionaria del Dr. Edward A. Luce con la quale si teorizza che il bambino non è una lavagna vuota, ma la sua formazione è una sinergia tra genetica ed evoluzione. Poi nel nuovo secolo appena iniziato la genetica ha scoperto che il nostro codice genetico, invece dei 200.000 geni previsti ce ne sono qualcosa in più di 30.000, non molti in più di un topo. Da ciò la possibilità del libero arbitrio, cioè la biologia ti da un cervello, la vita lo trasforma in mente. Secondo Platone (il passato che apre gli spiragli del futuro) l’essere umano originario era ermafrodito, in origine la persona era formata da due metà: una maschile e l’altra femminile, poi separate, perciò che tutti sono sempre alla ricerca dell’altra metà. In alcune culture l’ermafrodita è considerato un mostro, in altre il contrario, i Navajo hanno una categoria di persone che chiamano “berdache”, questi hanno il diritto di poter scegliere il loro sesso indipendentemente dal genere, di solito sono gli “sciamani” delle Tribù, i guaritori, gli artisti. La mitologia ci dice della ninfa Salmacide alla quale era dedicato un laghetto incantato. Un giorno Ermafrodito ( figlio di Ermete ed Afrodite) andò a fare il bagno in quel laghetto. Ermafrodito era molto bello e la ninfa non riuscì a controllarsi, così cingendo con le sue braccia il ragazzo. Ermafrodito cercò di liberarsi, ma la libido della ninfa lo sopraffece fino al punto che  i due corpi di fusero in uno. Ancora in altre popolazioni e culture il “terzo sesso” era ed è contemplato, in Thailandia, come nella Sambia in Papua Nuova Guinea coi kwaluaatmol, i guevedoche della Repubblica Dominicana, gli Hijiras dell’India.

 

Un pensiero su “Sinergia tra sessualità biologica e di genere -I^parte

  1. finalmente posso rileggerla e passato un bel po’ di tempo i suoi articoli sono molto interessanti li leggo tutti, mi hanno dato molte nozioni che mi aiutano a capire tante cose sulle relazioni tra persone. grazie.
    Antonella

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