Vita di Missione: viaggio in battellino sul lago Tanganika, villaggio di Buma

Padre Oliviero Ferro

 

Il lago ha deciso di farci fare un po’ di ginnastica. Le onde cominciano ad essere un po’ minacciose. Il vento soffia vigoroso e gagliardo. I nostri accompagnatori cercano di stare il più possibile vicino alla riva con il rischio di incagliarsi. Un po’ di pioggia viene anche a rinfrescarci le idee. Ma piano piano arriviamo al villaggio di Buma. I giovani ci accolgono con gioia. In ogni luogo, sia della terraferma come del lago, c’è un gruppo di giovani che anima la comunità. Non è facile per loro,ma lo fanno con entusiasmo. Si sentono responsabilizzati. Il futuro dell’Africa è nelle loro mani. Si sbarca e si va subito in una capanna per ripararci dalla pioggia. Il solito assalto di amici che vengono a salutarci. I bambini si nascondo dietro alle mamme, curiosi di vedere chi è questo strano personaggio, di pelle bianca, il “musungu” (il bianco), che è arrivato nel loro villaggio. Il lavoro è sempre il solito: visite, incontri, celebrazioni, chiacchierate. Soprattutto cerchiamo di imparare cose nuove, perché ogni luogo è diverso dagli altri. Approfittiamo anche per farci una bella scorpacciata di frutti di mango,piantati alla fine del 1800 dai primi missionari. Sono qualcosa di eccezionale. Naturalmente anche le banane e gli avocado non sono da meno. Naturalmente, in questi villaggi non c’è la luce elettrica. In un viaggio, dove volevamo fare vedere un film, abbiamo dovuto portarci dietro un piccolo gruppo elettrogeno. E per lavarsi, c’è l’acqua del lago. Sarebbe bello farlo direttamente, ma chi, come me, non sa nuotare (a parte incontri ravvicinati con coccodrilli e ippopotami), si deve accontentare dal fai da te. Ci si nasconde dietro a un paravento di foglie di banana. E con un secchiello ci si lava. Non è fredda,ma gradevole. Da non dimenticare che poi bisogna fare il bucato, antico sistema. Si stendono i panni sull’erba. Il sole li asciuga subito, se ha deciso di essere presente. Altrimenti,lo si farà alla prossima sosta. E’ sempre bello passeggiare vicino alle case. Si incontrano tante persone e ci si arricchisce di vita nuova.