Salerno: Scuola Medica, mostra inedita alla Pinacoteca provinciale

Circa 60 edizioni diverse del Regimen Sanitatis Salernitanum provenienti da tutto il mondo e di cui la prima in ordine cronologico risale al 1503, saranno esposte alla Pinacoteca Provinciale di Salerno dall’1 al 7 novembre, insieme con alcune pergamene di laurea originali della Schola Salerni. Si tratta della prima grande mostra su testi e documenti tratti da collezioni private, che svelerà alcuni “segreti” della Scuola Medica Salernitana, come le teorie sul posizionamento di una casa, una sorta di salernitano “feng shui”, l’antica arte geomantica taoista della Cina tanto in voga ai giorni nostri. La mostra sarà curata dall’avvocato Bernardo Altieri, proprietario delle 60 edizioni del più famoso testo della Schola, e sarà allestita nei giorni dell’XI edizione delle Giornate della Scuola Medica Salernitana, ideate e organizzate dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, presieduto dal dottor Bruno Ravera, in collaborazione con il centro studi onlus “Hippocratica Civitas”, presieduto dal dottor Mario Colucci. Nei giorni della manifestazione, che vanno dal 4 al 6 novembre, i medici salernitani “metteranno in rete” tutto quello che la città offre per ricostruire la storia di uno dei più straordinari laboratori di mediazione culturale e medici in un intervallo molto corto (3-4 generazioni di medici che influenzarono quattro secoli di medicina, secondo la studiosa Rosalba Davico): visite guidate al museo di Storia della Medicina “Roberto Papi”, al museo Virtuale della Scuola medica salernitana, “light lunch” al Giardino della Minerva, ricostruiranno il circuito culturale sulle orme di Trotula de Ruggiero, Alfano I o Costantino l’Africano, e sembrerà di veder passeggiare il “medico medievale” lungo i vicoli del centro storico alto, sotto la via panoramica intitolata a Salvatore De Renzi, autore della Collectio Salernitana.Tutto questo farà da cornice al fitto programma di studi della tre giorni, che, partendo dalla gloriosa Schola Salerni, toccherà il tema della formazione universitaria nel futuro, attraverso un inedito confronto tra i presidi delle più prestigiose facoltà di Medicina d’Italia e quella importantissima di Montpellier (Comune gemellato con quello di Salerno) in Francia. All’interno del programma che, come ogni anno, raggiunge i suoi massimi momenti nella solenne cerimonia del Giuramento di Ippocrate per i neolaureati, che si svolgerà all’Università, e della consegna degli ambiti Premi Internazionali della Scuola Medica Salernitana, è prevista una celebrazione del Centenario dell’Istituzione degli Ordini dei Medici Chirurghi. Una Tavola Rotonda sul “Federalismo Sanitario” vedrà la partecipazione, tra gli altri, di rappresentanti del Governo nazionale e regionale. Sono previste altre mostre collaterali (La Medicina nel francobollo e l’esposizione delle opere dei Medici Artisti dell’Amars), rappresentazioni teatrali e momenti di confronto storico-culturale. Dal primo novembre sarà già possibile visitare la Mostra degli antichi testi e pergamene di laurea, presso la Pinacoteca provinciale a Palazzo Pinto in via dei Mercanti. Le 60 copie del Regimen sono catalogate cronologicamente da una edizione veneziana del 1503, di un noto tipografo dell’epoca che si chiamava Bernardinum Venetum de Vitalibus, cui si aggiungono altre 13 cinquecentine, tra cui quattro edizioni del tipografo Christian Egenolf di Francoforte e dei suoi eredi, che sono le uniche antiche ed “illustrate”, contengono una sessantina di xilografie che rappresentano scene di vita quotidiana, erbe medicinali, frutti ed animali e danno, persino, suggerimenti su come posizionare una casa. Alle cinquecentine si aggiungono altre 20 edizioni del diciassettesimo secolo, 17 edizioni del diciottesimo secolo ed 11 del diciannovesimo secolo, provenienti dai più rinomati centri editoriali d’ Europa. Saranno esposti anche studi ed approfondimenti sulla Scuola come quelli contenuti nella Collectio Salernitana del medico e storico napoletano Salvatore De Renzi. Interessante e non facilmente reperibile è l’edizione del 1511 delle Pandette di Matteo Silvatico, libro che se per un verso si distacca dal Regimen Sanitatis, ne costituisce comunque un complemento perché rappresenta un momento fondamentale per la Scuola Medica e per la medicina in generale, data la sua “organizzazione” dell’argomento, trattato come una sorta di vocabolario farmaceutico in tre lingue, solo foneticamente usate: latina, greca ed araba.“La particolarità di questa mostra voluta fortemente dal presidente Bruno Ravera – ritiene l’avvocato Altieri – sta nel fatto che riunisce molte edizioni diverse per formato e impostazione tipografica di un trattatello che ha fatto conoscere la nostra città e la sua indiscussa tradizione medica in tutto il mondo allora conosciuto”.