Aspettando Godot

Angelo Cennamo

Incassata la fiducia, Silvio Berlusconi rilancia l’azione di governo puntando al federalismo e alla riforma della giustizia. Le parole con le quali, l’altro giorno, il presidente della Repubblica ha auspicato l’abbreviazione dei tempi della giustizia, civile e penale, sono state interpretate dal Pdl come un avallo al processo breve, fermo alla camera in attesa di nuove definizioni. Ma i nodi da sciogliere sono molteplici, e le strategie elettorali, già avviate da tutti i partiti in vista delle pronosticate elezioni di primavera, potrebbero intersecarsi proprio con la delicata questione giudiziaria che vede il premier al centro della scena. Primus vivere deinde governare, ovvero : senza scudo non c’è governo che tenga. E’ questa la sintesi del Berlusconi pensiero, giunto oramai ad un crocevia pericolosissimo. Con l’aggiunta della terza gamba di Futuro e Libertà, infatti, il passo della maggioranza, anzichè accelerare, appare affannoso e claudicante. Anche perchè la posizione di Fini, per nulla propenso a dimettersi da presidente della camera, rischia di trasformarsi in quella di un manovratore privilegiato e decisivo per le sorti della legislatura. Archiviata, si fa per dire, la burrascosa vicenda monegasca, l’ex delfino del cavaliere si mostra particolarmente vivace nel dettare l’agenda dei lavori parlamentari. E se il chiodo fisso di Berlusconi resta il processo Mills, provvisoriamente stralciato per effetto del legittimo impedimento, in cima ai pensieri del secessionista c’è la modifica della legge elettorale. Fli è dato nei sondaggi tra il 3 e il 5%; troppo poco per insediarsi al senato e forse anche per conquistare i seggi della camera. Occorre allora scompaginare il quadro, cambiando le regole del gioco in chiave proporzionale. La rete dei contatti è fitta. Fini dialoga con tutti, sonda il terreno migliore per sopravvivere allo tsunami elettorale ed apre al terzo polo, o per meglio dire, ad un “terzo pollo” che vedrebbe con Fli, l’Udc di Casini, l’Mpa di Lombardo e l’Api di Rutelli. Un piccolo pollaio governato da quattro galli. Ai quali potrebbe presto aggiungersene un quinto : Luca Cordero di Montezemolo. Sarà lui il papa straniero che tutti invocano per archiviare la stagione del berlusconismo? Chi vivrà vedrà.

 

 

11 pensieri su “Aspettando Godot

  1. diversi opinionisti sostengono, a mio parere con parecchio senso, che è in corso un processo di balcanizzazione nel pdl. ciò è dovuto al fatto che è un partito che ha come collante non la proposta politica di una visione comune della società del futuro, ma piuttosto uno spirito di contrapposizione totale a coloro che considera avversari, che oggi sono i comunisti, domani è la cgil, dopodomani gli insegnati, eppoi i metalmeccanici etc..-qui la lista si farebbe veramente lunga- e fino a quando questo presupposto ha retto non ci sono stati problemi per nessuno. nessuno si è guardato intorno o si è posto il problema ma cosa stiamo facendo? quindi, in quel partito, non si discuteva (e io credo in buona fede perchè non si poneva il problema)su quali erano i risultati o le decisioni governative. questa incoscienza ha portato ad una sorta di patto politico scellerato (sempre a mio parere) da una parte la lega, che oggi in quella maggioranza è l’unico partito veramente unico e con le idee chiare, dall’altra il primo ministro con le sue ossessioni/interessi. gli altri secondo me avevano una sorta di debito di gratitudine perchè in qualche maniere si sono sentiti “abilitati”, dopo tanti anni di esclusione, al governo.
    questa evoluzione ha condotto ad un quadro politico tipico, addirittura secolare, dell’italia dove tutti rappresentano un’istanza particolare, dove vi è una grande voglia di trasformismo (altro marchio doc italiano) e infine la voglia di apparire. io credo anche che c’è anche il sincero bisogno di riequilibrare una maggioranza troppo spostata sugli assensi della lega alla quale non sono mai trascurati i niet.
    di questa guerra, tutta interna alla maggioranza, al paese interessa poco. io auspico che questa maggioranza trovi le ragioni di un agire comune e quel collante al momento mancante, al di là degli slogano. sicuramente fino a quanto continuerà a propagandare che il nemico è esterno ed è per colpe esterne che non riesce a governare oltre a raccontare un palese frottola si illude e non si corregge.
    certo converrai che è una iattura ed è buffo che una maggioranza così numerosa si stia dissolvendo come neve al sole e con un sputtanamento totale che nemmeno nei vicoli di napoli si ha ricordo di tale livore. quindi al di là dei sondaggi, continuo a chiedermi dove prendi questi dati, secondo me te li inventi per sostenerti il ragionamento, per il futuro sarà interessante cosa farà fini. il quale a secondo delle scelte credo che metterà in difficoltà sia il governo che anche il futuro assetto politico.
    nemmeno turigliatto, che comunque si accollò la colpa della caduta di prodi, effettivamente scatenò un tale putiferio e commediola da quattro soldi in salsa meneghina.

  2. Sì , proprio, altro che teatrino,siamo nel Teatro dell’Assurdo della politica italiana, quello di ASPETTANDO GODOT….appunto.dove le parole sono ridotte a scatole vuote che ognuno riempie del signifiicato che vuole; dove tutto è cristallizzato anche se sembrano esserci piccoli, falsi segnali di cambiaamento; un mondo senza tempo nè spazio , dove le persone sono ridotte a larve, non sono più esseri umani pensanti ma dei corpi senza più ombra, nè capacità reattiva.Quale grande modernità e riformismo, la modernità e il riformismo del… GRANCHIO!

  3. Scusate se intervengo, ma a me pare che in Italia vige , da sempre, una campagna elettorale senza fine .Si alternano dibbattiti politici in ogni istante nel corso della nostra vita, mentre il nostro Sud indietreggia paurosamente e la disoccupazione aleggia come uccelli senza meta , il loro numero aumenta vertiginosamente e repentinamente come un fiume in piena. Secondo il mio parere il Sud “dei Terroni” ha bisogno di ben altro: Lavoro, lavoro e ancora lavoro , ma per saturare questo “buco misero di opportunità lavorativo ” occorrebbe dare, secondo il mio punto di vista, innanzitutto darei più fiducia ai cittadini del Sud, non con promesse fasulle , ma con fatti concreti e realistici che portino ricchezza e non chiacchiere che se le porta il vento. Il Sud, secondo me, ha bisogno di una scossa di orgoglio molto maggiore di quella che è adesso. Non credo affatto che i problemi , quelli che ci riguardano da vicino possano essere risolti con le solite speranze. Direi che le pensioni al minimo non portano ricchezza a nessuno così come quei poveri Cristi che lavorano in nero e che percepiscono una miseria di stipendio e senza contribbuti, poveri lavoratori che saranno costretti a fare la fame per l’intera vita! Questi sono i veri probblemi da estirpare dalla notra martoriata terra dei “Terroni”. Occorrerebbe avere più amore per
    il proprio luogo nativo e lottare per migliorarlo . Ho quasi ottant’anni e sono desolato difronte a tanta disarmonia economica che , parasossalmente, in questo mio amato Sud si diffonde e si aggrava come acqua al sole che si dissolve. Viva Il Sud e l’italia unita!

  4. Alfredo, non è campagna elettorale continua , è semplice scambio di opinioni (inutile, se vuoi!)
    Finchè si continua a votare alla cieca, quali progetti di lavoro o di riscatto del Sud ci potranno essere….NESSUNO! Infine sono del parere che bisognerà pensare ad un cambiamento culturale, di mentalità, prima ancora che economico e siamo lontani anni-luce !

  5. Beh, fino a quando la maggioranza degli italiani riterrà normale perquisire la sede di un giornale ed intercettare le conversazioni telefoniche di soggetti non indagati per dei reati, la strada per questa rivoluzione culturale la vedo ancora molto lunga.

    AC

  6. sIG. Cennamo, lei ha la capacità di spegnere sul nascere ogni tentativo di confronto a mente sgombra, perchè è così infatuato, così infarcito di luoghi comuni e con una capacità di ragionamento così monoculare ,che è davvero scoraggiante. Guardi che io rifiuto qualsiasi etichettatura: mi sforzo solo di guardare la realtà dei fatti. E mi sento di criticare sia la destra, definizione impropria per una cricca affaristica, sia la sinistra o quello che è per come NON sta facendo opposizione al punto da essere vista come complice del degrado a 360° di questa nazione. Non dobbiamo parlare con le parole che ci vogliono mettere in bocca, ma con la ns capacità critica , non egoistica , ma di cittadini vigili, attivi,partecipi e soprattutto LIBERI! Liberi da certa informazione, liberi da umiliazioni giornaliere, liberi da condizinamenti di ogni tipo, liberi da una memoria corta, anzi cortissima,LIBERI DENTRO E FUORI con la DIGNITà DI CITTTADINO e non di cliente-consumatore-pubblico. Riscattiamo la nostra coscienza da chi la vuole incatenare, confrontiamoci con altri popoli, altre culture e ci accorgeremo che il ns livello di CIVIILTA’ è quasi pari a zero e che da questo confronto libero potrà nascere un nuovo UOMO_-cITTADINO, che finalemennte avrà riscoperto o inventato un nuovo linguaggio :quello che serve per dialogare non quello che serve ancor più ad alzare muri. Perchè non proviamo, sig. Cennamo, a guardare la luna invece che il dito qualche volta? La scopriremmo di una bellezza infinita! La saluto speranzosa.

  7. Egr. Civetta,
    l’infatuato è lei. Lei è infatuato dell’antiberlusconismo, a prescindere. Quello dei luoghi più comuni : il conflitto di interessi, la dittatura mediatica, la tirannia nel partito, la collusione con la mafia. Io non sono un fan del cavaliere, ma mi rendo conto ( non è difficile capirlo) che i suoi avversari sono di gran lunga peggio di lui. Non oso neppure pensare come sarebbe il nostro Paese nelle mani di governanti come Vendola, Bindi e Bersani.
    Galli Della Loggia, sul corriere di ieri, ha scritto che, nonostante tutti i limiti ed i difetti, il berlusconismo è stata l’unica vera novità nella politica degli ultimi 20 anni.
    Poi c’è un’altra cosa che non sopporto : l’ostracismo dell’editoria progressista nei confronti della stampa non allineata con la sinistra radical chic. Le indagini al Giornale di Feltri e a Panorama sono una vera indecenza. E’ di queste ore la notizia che Benigni, per partecipare alla trasmissione di Fazio, avrebbe chiesto 250.000 euro. Se questi sono i paladini della sinistra che va in piazza a lottare con la Fiom contro Marchionne, stiamo, anzi state freschi!

    Saluti – AC

  8. Pur tendendo presente che la dottrina della libertà di pensiero è sacra e indissolvibile, devo purtroppo constatare che , più volte , in questo amato Paese si tenda a ragionare con l’assunzione “del partito preso”.
    Credo fermamente che ogni corrente politica ha il suo lato positivo e il suo lato negativo. Ci sarebbe da meravigliarsi se non si riscontrasse tale concezione.
    Personalmente cerco di giudicare , non la corrente polica, ma i singoli uomini che ne fanno parte. Sarebbe ingiusto mandare alla Camera o al senato soggetti non qualificati per tale incarico. Questo è il concetto. Quindi , non mi accanirei a difendere questo o quel partito, ma lo farei per difendere persone validi , a condizione che si dedicassero al sevizio della gente e non viceversa. L’italia è un grande Paese ed ha una lunga catena di uomini validi che potrebbero avanzare progetti per ridimensionare le nostre aspettative . Dovrebbero occupare tali ambite attitudini solo per dare il proprio onesto e valido contribbuto, onde migliorare le leggi e l’economia della Patria. E’ molto chiaro che sia nel governo e in chi è all’opposizione vi è una molti tudine di persone di eccelsa capacità per governarci, ma credo che sarebbe anche l’ora di dare spazio a nuove leve che potrebbero dare nuovi impulsi e criteri per rinnovare le idee e i percorsi delle nuove generazioni. Viva l’Italia.

  9. Alfredo, apprezzo il tuo ragionamento e in questo dimostri che non è solo l’età anagrafica a dare un indice di giovinezza ma la lucidità di pensiero e la sua chiarezza senza copromessi e senza inchini. Perciò si può essere vecchi anche a 20/30/40 anni se è vecchio il pensiero,quando non si riesce a guardare al di là del proprio naso ,e ripiegati a contemplare il proprio ombelico si perde la dimensione dell’orizzonte infinito!
    Mi rivolgo a te, Alfredo, in quanto poeta ,sensibile , pronto a cogliere la profondità e ogni sfumatura del mio pensiero.
    Con altri ci rinuncio perchè è come parlare tra sordi, o meglio, tra ciechi!

  10. Ringrazio di vero cuore CIVETTA per le lusinghieri parole che mi ha voluto gentilmente indirizzarmi. Tuttavia, ritengo che sia giusto ribadire che la maggiore cura per ribaltare e disarmare certe posizioni politiche potrebbe essere appunto quella della obbiettività sincera, estraniando la propria cultura e il proprio pensiero da ogni residuo di debolezza verso la propria tendenza politica.
    Personalmente ammiro chi riesce a non farsi troppo influenzare da promesse fasulle che non sempre possono essere attuate, ma anche da quella specie di “carezze” propagantistiche che, talvolta, trasferiscono idee, buone o sbagliate che siano, nelle menti altrui.
    A mio avviso, in politica, non si dovrebbe prendere tutto per scontato. Si dovrebbe avere la forza e la capacità di distinguere il bene dal male e viceversa. Quindi, sarebbe più logico ascoltare, ma farsi un’opinione per proprio conto sulla verità o menzogna che si è ascoltato.
    Un sincero , affettuoso saluto Alla CIVETTA e a tutti gli amici di Dentro Salerno . Buona serata.

  11. Alfredo, non siamo in contraddizione, la pensiamo più o meno allo stesso modo.Sottolineo, però, che BISOGNA avere delle idee politiche e con ciò non intendo “partiti”che sono spesso solo delle cosche e delle cricche affaristiche, intendo PENSIERO POLITICO, FILOSOFIA POLITICA, pensiero elaborato e non inculcato, di una POLITICA che è l’ insieme dei VALORI di una società e non una cacofonia di suoni assordanti e ingannevoli, utilizzati per assoggettare e non per far maturare un popolo. Sono questi cialtroni dela politica cacofonnica ad aver inculcato nella gente l’idea che la politica sia una cosa sporca o per gli addetti ai lavori.La POLITICA è e deve essere di tutti nel RISPETTO DELLE REGOLE E DALLA PARTE DEI PIù DEBOLI.Non si può non essere interessati alla Politica: essa rigarda la vita di tutti noi! cordiali saluti.

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