Codice Turismo: rivoluzione per imprese e operatori

 

Aurelio Di Matteo*

Dopo tanti anni torna finalmente all’attenzione del governo nazionale un’organica politica del Turismo, che si sta concretizzando con una serie di iniziative e di normative tutte rivolte a dare al settore l’importanza che merita ai fini dello sviluppo complessivo del Paese. Non solo il turismo è tornato in cima all’agenda politica nazionale, ma si è proceduto a concreti investimenti a favore di imprese e territori, cominciando dallo sblocco di 118 milioni di euro per progetti di eccellenza e dai finanziamenti agevolati per risolvere il pressante problema del credito. È nato così, per la prima volta in Italia, “Italia & Turismo”, un prodotto finanziario specifico per le imprese del turismo con un plafond senza precedenti pari a tre miliardi di euro per finanziamenti a condizioni assolutamente eccezionali. I progetti selezionati quali destinatari dei finanziamenti sono stati caratterizzati da processi di destagionalizzazione orientati in direzione del turismo congressuale e fieristico, religioso e sociale, enogastronomico e culturale.Uno dei problemi che affliggono il turismo, soprattutto al Sud, è appunto la concentrazione accentuata dei flussi nel periodo estivo, legata alla tipologia balneare. Per la prima volta si è dato vita a un concreto progetto di destagionalizzazione anche con il “Buono Vacanza” erogabile alle famiglie con basso reddito, ai giovani, agli anziani e ai diversamente abili. Tali buoni erano spendibili soltanto dal 20 gennaio al 30 giugno 2010. A fronte di oltre diciannovemila domande sono stati elargiti quattromilacinquecento buoni con una media di 350 euro per una spesa turistica media di 800. Di certo non risolve il problema, soprattutto per la modestia quantitativa dell’intervento; ma costituisce un esempio che, purtroppo, stenta a essere seguito dagli Enti locali campani che insistono a finanziare manifestazioni canore, quasi tutte anche di dubbio valore artistico, in località balneari e nel periodo di luglio/agosto! Non è stata trascurata, d’altra parte, la richiesta di semplificazione avanzata dalle imprese, operando un’ulteriore proroga della normativa antincendio e semplificando le procedure per l’apertura, la modifica e il trasferimento delle strutture ricettive turistiche. Se le cose fossero rimaste senza interventi, alla fine del 2009 si sarebbero messe all’asta le concessioni demaniali marittime con grave danno per le imprese balneari. Tale situazione aveva indotto l’Unione Europea ad aprire una procedura d’infrazione. Il Ministro del Turismo ha ottenuto non solo un’intesa con l’Europa per la procedura, ma ha prorogato le concessioni fino al 31 dicembre 2015, dando la possibilità agli imprenditori di ottenere il rinnovo con riferimento all’entità degli investimenti realizzati. A livello nazionale si è intervenuto efficacemente anche sulla “comunicazione”, in particolare all’estero, in conseguenza del progressivo e notevole calo del turismo internazionale verso le destination italiane.Gli spot realizzati da Rai Trade, trasmessi sui più importanti canali televisivi dei mercati di maggior interesse per l’Italia, e quelli da parte di RAI International messi sul canale tematico dedicato al turismo e al made in Italy “Yes Italia” che ha un’audience importante nei cinque continenti, con un bacino di utenza globale di 230 milioni di abitazioni, hanno già dato i primi risultati. La ripresa del turismo internazionale appare ormai evidente. I dati diffusi all’inizio di settembre dall’Organizzazione Mondiale del Turismo  indicano una crescita dei viaggi nel primo semestre 2010 pari al 7%. In tale contesto l’Italia si è collocata in una posizione di assoluto rilievo con l’aumento del 5,3% di arrivi rispetto ai suoi diretti competitor come Francia (2,2%), Spagna (-0,4%); Grecia (-5,3%) e Regno Unito (-3,7%). I maggiori operatori si dichiarano soddisfatti delle vendite relative alle regioni del Centro-Nord, in particolare per le mete classiche quali Lago di Garda, Trentino Altro Adige e Costa adriatica, tutte in crescita rispetto alla stagione estiva 2009. Non così per il SUD dove si registra una flessione per Campania e Sicilia. Non a caso è stato approntato a fine settembre un piano di 50 milioni di euro per il rilancio turistico di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, un intervento di qualificazione e promozione dell’offerta turistica nell’ambito del programma europeo POIN. Le azioni riguarderanno la definizione di standard qualitativi per l’offerta turistica, campagne di promozione e commercializzazione dei principali attrattori turistici e iniziative di sensibilizzazione della popolazione residente sui valori dell’accoglienza e dell’ ospitalità.
A conferma dell’impegno e dell’attenzione per la politica del Turismo, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 7 ottobre il Disegno di Legge” “Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo”, una normativa che gli operatori turistici aspettavano da molto per avere finalmente chiarezza, semplificazione e tutela. È un complesso di norme che, dopo l’iter parlamentare e l’ascolto delle categorie interessate, consentirà la valorizzazione e lo sviluppo turistico, dando maggiore tutela a consumatori e operatori del settore. Esso spazia, attraverso i suoi 74 articoli, dalla rielaborazione del concetto d’impresa turistica, esteso alle agenzie di viaggio e ai tour operator, equiparati alle imprese industriali ai fini del riconoscimento di contributi, sovvenzioni, agevolazioni di qualsiasi genere alla disciplina delle strutture turistiche; dalla tutela del turista, inteso come consumatore di tipo speciale, riconoscendogli in particolare il diritto al risarcimento del danno da vacanza rovinata sulla base di specifici e puntuali criteri, alla disciplina delle professioni turistiche; dalla definizione delle tipologie dei prodotti turistici, alla individuazione dei circuiti di eccellenza con l’obiettivo di incentivare settori specifici (il turismo della natura, il turismo della montagna, il turismo dei laghi e dei fiumi, il turismo religioso, il turismo enogastronomico, il turismo termale, il turismo congressuale, il turismo giovanile, il turismo culturale, ecc.). Inoltre, sempre nell’ottica di una necessaria destagionalizzazione del settore, vengono riordinate le norme sul turismo sociale, adeguando la disciplina in tema di Buoni Vacanza quale fondamentale strumento che permette l’erogazione di un contributo dello Stato alle fasce più deboli della popolazione, prevedendo anche il ricorso a una parte delle risorse dell’8 per mille destinate allo Stato. Insomma il Ministero sta facendo in pieno il suo dovere normativo e promozionale. A quando i Comuni e la Provincia di Salerno, senza dimenticare l’assente Regione Campania, unica in Italia priva sia di una Legge sia di un Osservatorio del Turismo? Di questo passo il Turismo campano è destinato a raggiungere il fondo, nonostante i grandi attrattori che la natura e la storia hanno elargito a piene mani!  *Società Italiana di Scienze del Turismo

 

 

 

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