Vita di Missione: cosa trovi in un mercato africano, ci si fa belli

Padre Oliviero Ferro

Al mercato non si va solo per comperare ciò che serve per la vita di tutti i giorni, ma anche, si spera, per diventare più belli. Se sei uomo, troverai il barbiere che fa per te. Ti fa sedere su una sedia a braccioli, residuo forse della seconda guerra mondiale. Il suo assistente prepara la schiuma e, voilà, comincia il rito della barba. Il rasoio canta sulla pelle scura. Ogni tanto qualche macchiolina di sangue schizza via. Nessun problema. Forse vuoi anche avere il cranio lucido? Il rasoio passerò sulla tua testa e via. Diventerà un campo di scivolo per le mosche. Un po’ di crema di bellezza per darti una tinta diversa. Sai com’è. Così farai colpo sulle ragazze. Più in là, siamo in un salone da parrucchiera. Le signore e signorine sono in fila. Discutono sulle trecce, sulla pettinatura, sulle creme. Insomma non hanno paura di perdere tempo. L’artista fa vedere le trecce. Ognuna sceglie quella che piace di più. Nel frattempo, la sua collega aveva già incominciato a intrecciare i capelli. E’ un lavoro lungo, ma intanto si chiacchiera. Dopo due buone orette, è il momento di aggiungere la treccia. Un attimo di silenzio e la treccia viene agganciata ai capelli. Uno specchio rimanderà il capolavoro a colei che lo ha ricevuto. Ma non basta. L’artista consiglia un nuovo tipo di crema, appena arrivato dall’Europa, e un profumo che farà  cadere ai tuoi piedi tutti i ragazzi. Un tocco di rossetto e un po’ di vernice alle unghie. Basterà tutto questo per rendere una dea la diciottenne che sfila davanti a tutti? No. Deve andare a comperarsi ancor un vestito, delle scarpette con i tacchi e una borsetta. Poi forse, potrà fare ritorno trionfalmente al villaggio. Molti non la riconosceranno più. Ma l’importante è fare colpo su chi lei sa.