Acciaroli: Cgil, nel ricordo del sindaco Vassallo, convegno

E’ cominciata con la deposizione di una corona di fiori nel luogo in cui è stato assassinato la giornata in ricordo di Angelo Vassallo organizzata dalle Cgil di Salerno e della Campania. Di buon mattino una delegazione composta da Susanna Camusso, vice segretaria nazionale della Cgil, Michele Gravano, segretario generale Cgil Campania e Franco Tavella, segretario generale Cgil Salerno, si è recata, prima di dare inizio ai lavori, sul luogo del delitto per omaggiare il sindaco di Pollica ucciso la settimana scorsa. Il convegno, organizzato per non dimenticare quanto fatto da Vassallo, quello che è successo e ribadire un secco “no” alla camorra, ha visto la partecipazione di moltissimi tra istituzioni, politici, sindacalisti e gente comune. Ha aperto la discussione Franco Tavella. “Vassallo – ha detto – era una sentinella della legalità. Con lui si è colpito un simbolo dello sviluppo pulito ed ecocompatibile. In questo gesto si manifesta un possibile salto di qualità della criminalità. È necessaria, quindi, una risposta immediata dello Stato: dobbiamo porre una barriera di massa democratica e culturale che preceda ed accompagni il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine. Chi ha il potere di farlo deve controllare i movimenti di capitali  istruendo percorsi di tracciabilità e vigilando a tutto tondo per offrire a questo territorio una economia pulita”. Dopo i saluti di Stefano Pisani, vicesindaco di Pollica, ha preso la parola Raffaele Marino, Procuratore aggiunto di Torre Annunziata.“La camorra è in grado di prevedere i trend di sviluppo ed ha messo gli occhi addosso a questa terra perché Vassallo aveva proposto un modello di crescita in un momento drammatico per la  nostra  Regione – ha sottolineato –  Bisogna essere duri come gli scogli di questo mare e  non dimenticare: sviluppo e legalità sono due termini che vanno insieme, senza legalità lo sviluppo è illusorio. L’impegno degli amministratori deve essere ordinario, ma l’ordinarietà viene messa in discussione quando qui, in queste zone, manca la caserma dei Carabinieri o quando la Procura competente è quella, così lontana, di Vallo della Lucania”.Tra gli intervenuti c’erano anche Don Tonino Palmese e gli onorevoli Antonio Valiante ed Andrea Cozzolino. Tutti hanno voluto lanciare un  appello affinché la memoria non ceda all’oblio e non si spezzi una storia nell’interesse di questo territorio e del mezzogiorno. Decine, poi, sono stati i messaggi ed i video messaggi di solidarietà e vicinanza mandati dalle istituzioni, da De Magistris a Paolo Mancuso, Procuratore generale di Nola, da Marino Niola, docente universitario, al magistrato Gianfranco Donadio. Le conclusioni sono state affidate a Susanna Camusso. “Vassallo era una persona normale che non voleva essere né eroe né un martire per affermare la legalità e la giustizia in questo paese. Legalità è la condizione per cui siamo cittadini e non sudditi ed è fatta di rispetto, regole, qualità della vita. Senza non c’è uguaglianza, non c’è diritto di ognuno di sentirsi parte della società. E senza la legge imperante diventa quello della violenza. Non sopportiamo più l’idea che quando si parla di questo tema ci si riferisce solo al sud, perché si tratta di una straordinaria questione nazionale. Il rispetto delle regole si congiunge all’idea di paese e qualità dello sviluppo. Ed in questo senso è necessaria una riforma fiscale, politiche per il mezzogiorno, potenziamento del welfare e dell’istruzione pubblica obbligatoria dove educare all’idea di democrazia e libertà. Il Cilento ci dice che si può crescere ed avere sviluppo nel rispetto del territorio e della legalità. La Cgil c’è e ci sarà perché non dimentica e soprattutto ogni giorno costruisce”.