Salerno: a MoroInSummer Rosalia De Souza

La magia del jazz do brasil con la straordinaria voce del nu-jazz. E’ Rosalia De Souza l’ospite di venerdì 13 agosto di MoroInSummer 2010, la rassegna che quest’anno arricchisce l’offerta musicale in pieno centro a Salerno, organizzata dal Moro di Cava de’ Tirreni, con la direzione artistica di Gaetano Lambiase, patrocinata dal Comune di Salerno. La cantante nata in Brasile, ma residente in Italia ormai da molti anni, dalla voce straordinaria, si presenterà in Quartetto venerdì 13 agosto a partire dalle ore 22.30, sul palcoscenico naturale del Lido La Conchiglia sul Lungomare Tafuri di Salerno, accompagnata da Antonio De Luise al pianoforte, Dario Deidda al basso ed Amedeo Ariano alla batteria, proponendo i brani di bossa nova, che l’hanno resa celebre anche in Italia. Sensualità e magia, fascino e ritmo: è un viaggio esaltante nella migliore tradizione della musica brasiliana. dalla samba alla bossanova, quello proposto dalla cantante/interprete brasiliana Rosalia De Souza, la cui fama ormai è indiscutibile. Rosalia de Souza sarà la protagonista di un concerto che, oltre ai brani più noti della sua carriera, sarà dedicato al suo ultimo album “D’improvviso”, affidato alla produzione artistica di Luciano Cantone, co-fondatore della Schema e già produttore del pluripremiato “Handful Of Soul” di Mario Biondi. La caratteristica di questo album è senza dubbio la sua ispirazione italiana, un album cantato nella nostra lingua, abbandonando il brasiliano, e compiendo quello che molti hanno considerato come un vero e proprio ringraziamento che Rosalia De Souza ha voluto dare al nostro Paese.La rara eleganza della sua voce, il carisma che emana dal palco e lo stile personalissimo con cui ha saputo interpretare la musica brasiliana la rendono un’artista molto amata dal pubblico. La critica l’ha definita una tra le più ispirate interpreti di musica brasiliana e “D’improvviso”, il suo ultimo album, rievoca luoghi e sapori della musica sudamericana del passato, soprattutto degli anni ‘60. In particolare le canzoni di questo album si riconoscono per un carattere ibrido, che accomuna i ritmi brasiliani e la musica italiana, che si riconosce nella ricerca della felicità intrinseca nella nostalgia (la cosiddetta saudade), la bella vita nelle difficoltà: un concetto che, esportato soprattutto dalla cinematografia brasiliana e sudamericana, è stato esportato poi in tutto il mondo. Ritmi trascinanti, che ci avvicinano a una realtà così lontana da noi; atmosfere esotiche di un paese che ha tanto da insegnarci. La collaborazione con musicisti come Fabrizio Bosso, Lorenzo Tucci, Pietro Ciancaglini e Luca Mannutza ha dato un contrasto unico, stilisticamente europeo, a questa musica che risente di innumerevoli influssi. Tra le tracce del disco, che Rosalia De Souza proporrà al concerto di venerdì 13 agosto al Lido La Conchiglia di Salerno, “Carolina Carol Bela”, il primo esplosivo singolo portato al successo da Jorge Ben, il samba rhythm’n’blues di “Luiza Manequim” ed una manciata di brani in omaggio a formazioni cult come Tamba Trio o Bossa Tres. Rispecchiano quel sound anche le quattro tracce inedite a firma del cantautore brasiliano Toco: “Samba Longe”, “5 Dias De Carnaval”, “Bossa 50” ed “Amanha”. Un’altra straordinaria donna, che con passione porta la sua musica nel mondo. Antonio Onorato chitarrista e compositore. È colonna portante del “jazz napoletano”, nuova corrente musicale che fonde gli stilemi armonico-melodici della tradizione musicale napoletana con la musica afro-americana. Ha avuto la consacrazione internazionale con un concerto tenuto nel dicembre del 2005 al “Blue Note” di New York , tempio indiscusso del Jazz mondiale. Studioso di etnomusicologia , ricordiamo i suoi lavori discografici di contaminazione con la cultura africana: “Quatro linguas uma alma”, “The soul breath”; con la cultura brasiliana: “Tudo azul”, “Un grande abbraccio”; con la cultura medio-orientale: “Sotto il cielo di Baghdad” […] ma soprattutto ricordiamo i suoi lavori di contaminazione con la cultura dei Nativi americani, “South winds”, “Emmanuel”, con la collaborazione dell’attore Enzo Decaro. E’ l’unico musicista al mondo ad utilizzare la “Breath Guitar” (o chitarra a fiato), strumento rivoluzionario e futuristico. Numerose le collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali. Nel 2010 l’artista festeggia vent’anni di carriera discografica e i suoi primi 18 album, regalando un “Greatest hits”. Un album antologico per un chitarrista, per di più jazz, non è cosa di tutti i giorni in Italia, ma Antonio Onorato, “guitar hero newpolitano”, – come viene definito dalla più autorevole critica – se lo può permettere e riassume così il suo suono che, come scrive Peppe Lanzetta nella prefazione del CD, viaggia nel mondo portando in giro i suoi retaggi partenopei: «…È Brasile che guarda la Cornovaglia, è New Orleans che tira le pietre all’Algeria. È un’intifada di colori, passioni, di sentimenti…». Ad accompagnare Antonio Onorato nei suoi “ viaggi live” ci sono alcune delle sue inseparabili chitarre, come la breath- guitar, la double neck (doppio manico- 18 corde), la chitarra acustica e la leggendaria semiacustica Gibson 175 blu. Antonio Onorato chitarrista e compositore. È colonna portante del “jazz napoletano”, nuova corrente musicale che fonde gli stilemi armonico-melodici della tradizione musicale napoletana con la musica afro-americana. Ha avuto la consacrazione internazionale con un concerto tenuto nel dicembre del 2005 al “Blue Note” di New York , tempio indiscusso del Jazz mondiale. Studioso di etnomusicologia , ricordiamo i suoi lavori discografici di contaminazione con la cultura africana: “Quatro linguas uma alma”, “The soul breath”; con la cultura brasiliana: “Tudo azul”, “Un grande abbraccio”; con la cultura medio-orientale: “Sotto il cielo di Baghdad” […] ma soprattutto ricordiamo i suoi lavori di contaminazione con la cultura dei Nativi americani, “South winds”, “Emmanuel”, con la collaborazione dell’attore Enzo Decaro. E’ l’unico musicista al mondo ad utilizzare la “Breath Guitar” (o chitarra a fiato), strumento rivoluzionario e futuristico. Numerose le collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali. Nel 2010 l’artista festeggia vent’anni di carriera discografica e i suoi primi 18 album, regalando un “Greatest hits”. Un album antologico per un chitarrista, per di più jazz, non è cosa di tutti i giorni in Italia, ma Antonio Onorato, “guitar hero newpolitano”, – come viene definito dalla più autorevole critica – se lo può permettere e riassume così il suo suono che, come scrive Peppe Lanzetta nella prefazione del CD, viaggia nel mondo portando in giro i suoi retaggi partenopei: «…È Brasile che guarda la Cornovaglia, è New Orleans che tira le pietre all’Algeria. È un’intifada di colori, passioni, di sentimenti…». Ad accompagnare Antonio Onorato nei suoi “ viaggi live” ci sono alcune delle sue inseparabili chitarre, come la breath- guitar, la double neck (doppio manico- 18 corde), la chitarra acustica e la leggendaria semiacustica Gibson 175 blu.Con il patrocinio del Comune di Salerno che ha voluto sostenere l’attività della promozione della cultura musicale nelle sue varie espressioni, Gaetano Lambiase alla direzione artistica del Moro ha elaborato un programma molto ricco che per tutta l’estate proporrà concerti jazz di artisti internazionali e una serie di iniziative collaterali. Sul palcoscenico naturale del Lido La Conchiglia in via Lungomare Tafuri si alterneranno i più grandi artisti di fama nazionale ed internazionale. Artisti di grande valore che fino al mese di settembre troveranno la location ideale nell’area piscina dello stabilimento salernitano a pochi passi dal Grand Hotel Salerno.Il programma della rassegna 2010, infatti, vedrà sulla scena affermati talenti del panorama musicale internazionale, quali Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Tom Harrell, Rosalia De Souza,  Francesco Cafiso, Alvaro Martinez , Gegè Telesforo, Enrico Rava e Dino Piana, Jerry Popolo, Roberto Gatto, Rossana Casale ma anche l’esibizione di giovani formazioni musicali.