Vallo di Diano: Principessa Costanza, un bicchiere quasi pieno!

Aldo Bianchini

Alcuni anni fa, il 21 agosto 2002, scrivendo della manifestazione “Alla tavola della Principessa Costanza” mettevo a fuoco alcune caratteristiche (forse anche negative) di quella che già era ed è una delle più seguite non solo nel Vallo di Diano. Dissi allora e lo ribadisco oggi che parlare di “evento” è del tutto fuori luogo, la Principessa è una grossa manifestazione. Punto. Ridicolo che la Regione abbia predisposto un elenco di “grandi eventi” da sponsorizzare senza la minima cognizione di cos’è un evento. Ma così è, se vi pare!! Tra i difetti messi in evidenza allora c’era la vocazione mangereccia che riduceva la manifestazione a vero momento enogastronomico, c’era la pessima abitudine di contare i visitatori sulla base dei piatti venduti, c’era la ripetitività dello svolgimento con gli stessi figuranti ormai ingialliti dal tempo e c’era l’assenza di un valido ufficio stampa che potesse raccordare tutto l’insieme per cercare di dare una svolta organizzativa e non rischiare che il tutto si impantanasse come è accaduto per la “Disfida dei Trombonieri” di Cava de’ Tirreni. A distanza di otto anni, stasera prende il via l’edizione 2010, sembra che tutto ciò sia stato recepito dalla nuova presidenza della Pro Loco con l’avvento di Michele Morena che ha preso il posto di Elio Cantelmi la cui brillante idea ed il cui corposo operato non va sottovalutato e dimenticato. Ma i tempi sono cambiati ed avanza la svolta innovativa che dovrà servire anche da rilancio per ridare anche agli stessi figuranti nuova linfa vitale. Il direttore artistico, Massimo Cinque, tutto questo lo ha ben capito e lancerà già stasera la grande novità che è poi la conclusione della vicenda storica del principe Antonello Sanseverino e della sua amata Costanza: la presa della “FORTEZZA” (non castello come erroneamente indicato per decenni) con relativo assalto, difesa e incendio. Un incendio che allo scoccare della mezzanotte precisa potrà essere visto da quasi tutto il Vallo di Diano e sicuramente dall’autostrada Sa-Rc.. E’ questa la novità, è questo il tentativo di rinnovamento che Massimo Cinque, dall’alto della sua esperienza di regista Rai, intende portare nel contesto di “Alla tavola della Principessa Costanza”, una rivalutazione del momento storico-medioevale per dare nuova linfa (come dicevo) agli stessi protagonisti figuranti dopo decenni di totale rilassamento. Senza disdegnare il percorso enogastronomico che dovrà rimanere nell’ alveo di un fatto culturale senza sfociare in uno squallido “ristorante all’aperto”. Se tutto questo avverrà, e lo vedremo nelle prossime ore, il merito non sarà soltanto del regista Cinque ma sicuramente anche del presidente Morena e di tutto il Consiglio Direttivo della Pro Loco Teggiano. E il regista romano si affida, astutamente, ad un collaudato staff giornalistico (Gianfranco Stabile e Antonio Sica) per dare all’intera manifestazione la giusta eco mediatica. La conferenza stampa di presentazione della manifestazione ne è l’esempio più chiaro. C’erano tutti, a cominciare dal sindaco di Teggiano Michelle Di Candia, al consigliere regionale on. Donato Pica; per la filiera istituzionale mancava solo la Provincia che, forse, sta ancora decidendo cosa fare. La manifestazione costerà all’incirca 150mila euro, così ha dichiarato Michele Morena che ha ringraziato tutti i presenti per l’attenzione che hanno riservato e riserveranno nei confronti dela Principessa e dell’intera comunità teggianese. Per chiudere va detto che anche la location della conferenza è stata scelta con cura dall’ufficio stampa: il complesso storico-monumentale e artistico della SS. Pietà da pochi mesi restaurato dall’amministrazione comunale. Non resta, a questo punto, che aspettare il primo squillo di tromba che darà il via al mitico e sempre affascinante corteo storico.