Giffoni: voglia di riscatto nel cinema brasiliano del Festival

Il cinema brasiliano diventa protagonista del Giffoni film festival, la manifestazione interamente dedicata ai ragazzi che domani, 26 luglio, proietterà “The story of me”, una storia che parla dei “ragazzi difficili” del Brasile, del complesso rapporto tra giovani e violenza, ma anche e soprattutto della forte voglia di riscatto. Il film, proiettato nella sezione Elements+13, dedicata ai ragazzi dai 13 ai 15 anni,  parla di Roberto, ultimo di 10 fratelli con un talento speciale per raccontare storie. Attraverso i suoi racconti il bambino trasforma le proprie frustranti esperienze in favole belle e commoventi. A 6 anni sua madre lo accompagna in un istituto governativo che aiuta i giovani e bambini pover, credendo  di garantire, in questo modo, un futuro migliore al suo bambino. Ma la realtà dell’istituto è molto diversa. Roberto, a poco a poco, perde la speranza. A 13 anni, dopo centinaia di tentativi di fuga, è considerato “irrecuperabile” dalla preside della struttura, ma viene visto come una sfida stimolante per una pedagogo francese, Margherit, giunta in Brasile per compiere una ricerca. La donna cerca di creare un contatto con Roberto, lui in un primo momento si sottrae ma, dopo una esperienza traumatica, cerca rifugio a casa di Margherit. I due costruiranno un rapporto basato su amicizia e tenerezza, che metterà a dura prova la sfiducia di Roberto nel futuro e costituirà per Margherit una sfida a persistere nelle proprie convinzioni. La più grande differenza tra Roberto Carlos e altri “ragazzi difficili” raccontati dal cinema brasiliano – afferma Luiz Villaça, il regista – sta nel fatto di avere avuto una buona formazione e aver vissuto in famiglia fino all’età di sei anni. Quello che è accaduto in quei sei anni gli ha permesso la successiva trasformazione. E questa trasformazione è resa possibile da una spinta affettiva.