Vita di Missione: il coltivatore non si vanta, lo vantano i passanti

Padre Oliviero Ferro

E’ meglio non vantarsi mai. Lasciamolo fare dagli altri che vedono quello che abbiamo fatto. Quando si passa nelle strade del quartiere là in Africa, si vedono tante cose interessanti. Chi sta lavorando per ingrandire il suo pollaio (quante galline), chi prepara da mangiare e chi invece fa passare il tempo. Si viene invitati a vedere quello che si sta facendo. Fa piacere fermarsi e parlare con questi nuovi amici. Naturalmente viene spontaneo fare i complimenti per quello che stanno facendo. Quasi sempre dicono che è poca cosa, che c’è ancora molto da fare. Ma io vedo che stanno facendo molto, perché vogliono andare avanti. Lavorano per il futuro e si danno da fare. Certamente, quando si trovano con gli amici,si lodano a vicenda. Ma di fronte a uno che passa, tengono il profilo basso, sapendo che è meglio essere lodati che auto lodarsi. Non è umiltà, ma consapevolezza che ancora molto resta da fare e che lo faranno piano piano. Quante case sono in costruzione. Non le finiscono tutte subito (capita anche qui in Italia), ma un pezzo per volta, secondo le disponibilità economiche. Dopo mesi continuano e così via, fino a quando è possibile. Invece le mamme che preparano il pranzo, sono tutte sudate, ma sorridenti. Non si aspettano di essere lodate, ma ringraziate forse sì. Sarebbe una bella cosa, anche se loro sanno che tutto ciò fa parte del loro servizio di mamme. Quelli che invece pretendono le lodi (un po’ come il vanitoso del Piccolo Principe), sono gli scansafatiche. Girano su e giù per le strade per farsi vedere. Insomma fanno la passerella, pensando che qualcuno possa accorgersi di loro. Dopo la sorpresa, i commenti si sprecano. “perché non vanno a lavorare?ma chi credono di essere?” e così via. Finita la pubblicità, tutto è finito. Ma se si valorizzano le proprie capacità, qualcosa resta per il bene di tutti.