Fisciano: Azione Universitaria “Protesta, pura demagogia politica”

In merito alla protesta di alcuni professori universitari e pochi studenti dell’Università degli studi di Salerno, il Presidente Provinciale di Azione Universitaria Giuseppe Corrado ritiene opportuno e doveroso fare alcune precisazioni circa il DDL Gelmini, tanto temuto dai Baroni rossi: “Sono molto sconcertato da ciò che sta avvenendo nell’Università di Salerno: non si è mai visto, infatti, una manifestazione che unisca due categorie molto differenti e distanti tra loro, quella dei docenti e quella degli studenti. Ciò mi fa pensare che questa contestazione non sia contro il DDL Gelmini, ma sia solo pura demagogia di una sinistra che, ormai alla frutta, tenta di difendere un suo fortino storico come l’Università. Il volantino diffuso da un’anonima rete studentesca, parla di tagli a priori che la legge Gelmini farà in tutte le Università italiane: ciò è una falsa notizia poiché gli Atenei, come giusto che sia, verranno valutati secondo il grado di virtuosità dei bilanci. Ciò che è stato tagliato non è, come qualche barone vuol fare credere, il fondo per la ricerca ma il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) che serve per il pagamento dei  lussuosi stipendi dei professori e per i servizi primari: non sono indirizzati alla ricerca, né a servizi come laboratori, aule studio e biblioteche.Sento dire che l’Università con questa legge diventerà un’impresa privata che servirà ad accontentare i finanziatori di turno in ogni loro capriccio: la cosa mi sembra molto buffa poichè non è detto che l’Università si trasformi automaticamente in Fondazione privata (per diventarlo infatti ci deve essere il via libera del Senato Accademico, dove c’è una rappresentanza studentesca) e il controllo statale sarà sempre presente visto che al Ministero tocca l’approvazione degli statuti delle eventuali Fondazioni e che ci sarà un vigile controllo dei bilanci da parte della Corte dei Conti. In più, le Fondazioni avranno l’obbligo di non distribuire gli utili ai soci, ma questi serviranno solo ed esclusivamente a rifinanziare tutti i progetti che sono indicati nello scopo sociale. Inoltre il C.d.A. non sarà privatizzato perché il DDL Gelmini prevede che quest’organo sarà composto da 11 membri, incluso il Rettore e una rappresentanza elettiva degli studenti, e almeno 3 devono essere esterni all’Ateneo. Non è assolutamente vero che ci sarà un blocco totale dell’assunzioni: anzi, per onor di cronaca, è opportuno dire che il turn over dal 20% è passato al 50% e ciò vuol dire che mentre prima su 10 pensionati se ne assumevano 2, oggi su 10 se ne assumeranno 5. Per le nuove assunzioni almeno il 60% dovranno essere riservati ai nuovi ricercatori. Inoltre non ci sarà più quella scellerata categoria del ricercatore a vita: i ricercatori saranno esclusivamente a tempo determinato, con un contratto triennale rinnovabile solo una volta. Al termine del secondo mandato potranno partecipare all’esame di abilitazione nazionale e successivamente concorrere per un posto da professore nell’ateneo di provenienza o in un altro ateneo. Gli attuali ricercatori a tempo indeterminato potranno allo stesso modo partecipare all’abilitazione nazionale. Infine, dopo aver fatto un’attenta analisi punto per punto e dopo avere dato una oggettiva e corretta informazione, concludo invitando il Rettore Pasquino a indire una conferenza stampa per spiegare cosa pensa della riforma.”

 

 

Un pensiero su “Fisciano: Azione Universitaria “Protesta, pura demagogia politica”

  1. Abbastanza d’accordo.. che farsa fare la lotta al baronato.. e poi manifestare al fianco degli stessi baroni, i quali protestano soltanto per difendere i propri diritti e privilegi…
    Cosa hanno concluso? La vera cosa da fare era contestare gli atteggiamenti strafottenti di professori che senza nemmeno avvisare si sono assentati e hanno mancato di rispetto ai ragazzi.

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