Regione: assessore Sica, franco tiratore?

Rita Occidente Lupo

La politica degli scandali. Che in Campania raggiunge il clou alla luce del recente tsunami del caso Sica. Dopo cinquanta giorni di Giunta Caldoro, il sindaco di Pontecagnano-Faiano, Ernesto Sica, stretto dalle morse giudiziarie, per il complotto contro il neo presidente socialista, costretto a dimettersi. Un giovane uomo, balzato già all’attenzione delle cronache nazionali, per la fascia tricolore nel Comune picentino neanche trentenne. All’epoca, sul carro opposto. Tra i Ds, prima che i petali della Margherita, lo graziassero col placet di Nusco. Le sontuose feste, che in Piazza Sabbato registravano l’intera regione, alle prese con alleanze strategiche, da Rutelli a Iannuzzi, da Cuomo a Bassolino. Ospiti doc ogni sera, per celebrare in piazza la nuova formazione centrista, che sapeva tanto di sinistra. Perchè nata da tali polveri, ben mixate con l’anima democratica, che nell’amarcord dello scudo crociato, ancora tentava di dragare consensi. Decollando in una realtà provinciale, che eleggeva ad alfiere delle nuove stanze romane, un giovane aitante d’ambizione e rampante nel carrierismo. Ben presto, anche oggetto di “bersagliate femminili”, di contese per rapporti di coppia. Su Sica, superman della politica tuttofare, assessore provinciale ai trasporti, presidente del consorzio aeroportuale, assessore regionale all’avvocatura, sindaco di Pontecagnano, s’è parlato tanto. Già presente alle scorse regionali, con oltre 27.000 preferenze, poi dimessosi dopo l’insediamento. Anche all’epoca, la magistratura iniziò ad indagare su di lui, ma il tutto passò quasi sotto silenzio. Ora, invece, i flash nazionali, per lo scandalo eolico, il complotto contro Caldoro, transitando per gli altri leader di spicco della casacca piddiellina. Il ragazzo buono, dall’aria perbene, sorridente, inteso a diete ferree, per smaltire i kg di troppo, non sempre frutto di cene luculliane, amante della bella vita e dalla pecunia facile: questo l’identikit del primo cittadino picentino,  restato a lungo in sella, troppo per qualcuno, senza avere, a detta di molti, quella stoffa politica doc. Vicino al Ministro Carfagna, che in campagna elettorale regionale volle nel suo territorio, Sica ha goduto delle simpatie dei vertici nazionali azzurri. Di qui la sua prevalenza di spicco nell’occupare più scanni. In tanti a chiedersi come si possa gestire una città da sindaco e contemporaneamente occupare ruoli a Palazzo Santa Lucia ed a Palazzo Sant’Agostino. Da comuni mortali, scevri del dono dell’ubiquità! Ma a Sica, a quanto pare, tutto possibile: anche uscirne indenne, ora, dalle accuse che rivelano il suo nominativo, accanto a quello di altri papabili colletti bianchi, per il solo fatto d’aver dichiarato “d’esser quasi vittima d’un meccanismo più grande di lui?”

11 pensieri su “Regione: assessore Sica, franco tiratore?

  1. L’area del Ministro Carfagna non gli stava Bene perchè è parte della politica (quella Bene)

  2. Solidarieta’ al Presidente Caldoro.
    La vera rivoluzione e’ moralizzare i “carrozzoni” dei partiti politici. Tutto il resto e’ marketing!

  3. Non e’ una questione circoscritta ad aree e perimetri…
    Nel PDL, come in altri schieramenti politici, esistono militanti onesti e perbene. Credo sia giunta l’ora di dare fiducia a coloro che coltivano un’idea sana della politica. Bisogna tener presente un piccolo, grande particolare : “Lo Stato siamo Noi”.

  4. Elviraaaa,…. ma cosa dici?????
    Di quale rivoluzione moralizzatrice parli?
    Qui siamo ad un nuova caso Marrazzo, o mi sbaglio?
    Povera Italia, in quali mani siamo caduti.
    Questi ci faranno rimpiangere Bassolino.
    in bocca al lupo

  5. Da tangentopoli a transopoli?!
    Pari Opportunita’ per i trans. Sono diventati il paravento di ben altre “perversioni” politiche…

  6. Non è una questione di aree: ma in qualunque vostra area si cerca ce l’infezione della corruzione – di corrotti e adesso anche di cospirazione.

  7. La sinistra e’ la madre delle cospirazioni. Cosa ha prodotto in 15 anni di governo regionale? La Campania e’ un’azienda in fallimento. La demagogia trova il tempo che trova…Ora occorrono i fatti e il centrodestra ha ereditato un difficile banco di prova.

  8. Gen.ssima Elvira, non vedo nessun commento avanzato a favore della sinistra, ma commenti espressi ad evidenziare le infezioni di corrotti e corruttori nelle file del Pdl – il banco di prova che lei cita ci sarà sempre, proveniente da dx e da sx: è un modo per fare demagogia politica. Mi scusi la domanda Ma il vostro capo di fort apache che farà con tutti i suoi sostenuti, ora indagati?

  9. Penso sia venuto il momento che la magistratura metti a setaccio le tante attività che all’ombra dei favori e permissioni del potere in pontecagnano creano ai cittadini l’illusione che i furbi” possono sempre tutto”.
    Pontecagnano è il paese dei compari e comparielli… della gente che da destra passa a sinistra e viceversa come è tanto difficile che possa farlo un mancino.
    Lo strapotere di qualcuno è evidente, si palpa nelle sottili trame degli apparenti piccoli permessi per fare…tante attività o costruzioni…o diciamola francamente…tollerare gli abusi.
    Anche un cieco vedrebbe cosa accade a Picciola e Lungo la litoranea, forse sarebbe il caso di togliere” gli occhiali da sole a chi dovrebbe vedere!!!

    Troppe cose accadono a Pontecagnano Faiano, in quella città esistono tante situazioni di tipo anomalo.Sulla fascia costiera nel degrado più assoluto esistono fiorenti attività imprenditoriali mai controllate.Nel Comune qualsiasi pratica bisogna eseguire sembra ,sempre difficile se non ” hai l’appoggio giusto”.
    E’ chiarissimo a tutti il clima che esiste intorno a taluni personaggi.
    Qualsiasi ricorso alla magistratura o alle forze di polizia municipale diventano sempre complesse, c’è sempre il ” compariello pronto ad apparare”.
    Che la magistratura indaghi davvero per bene e vada in pò nei territori in questo momento terra di conquista. Zona aeroporto-litoranea-la Picciola.Specie in quest’ultima zona tra il degrado esistono fiorenti attività recettive e di ristorazione che rappresentano null’altro che ” le amicizie con i potenti del luogo”. Attività che se controllate davvero o sono abusive o non potrebbero esistere.Fiorente è la conosciuta e “tollerata attività di affitto di barracche ad extracomunitari”,
    Non ultimo andrebbero controllate alcune strane vicende legate all’appalto e completamento della strada Aversana e al tanto sponsorizzato insediamento di Zamparini sulla zone dell’ex tabacchificio.
    Se tutto ciò servirà a togliere un pò di ” monnezza” ben venga.Tanto la puzza la conoscono

  10. Morena: a chi affidiamo l’opera moralizzatrice nel PdL, a Berlusconi, ovviamente? Che ha portato le prostitute a Palazzo Grazioli? Che, è stato accertato in giudizio, ha corrotto l’avvocato Mills? Che ha fondato Forza Italia assieme a Dell’Utri, condannato per mafia?
    Per dirne solo qualcuna …
    Io sono certo che molti a destra siano in buona fede: ma liberatevi di Berlusconi!!!
    Oppure, chiunque, con un passggio ad Arcore, o in Sardegna, scavalcherà ogni buona intenzione di selezionare una nuova classe politica.

  11. Ma basarsi su opinioni personali in questo caso su Berlusconi, per definire l’Italia un paese che va a rotoli no! cerchiamo di guardare oltre le correnti politiche e le proprie opinioni personali, please!

I commenti sono chiusi.