Volontari contro incendi: tornano i presidi sul territorio del Parco dei Monti Lattari

Dopo il successo dello scorso anno, tornano i campi avvistamento incendi boschivi sui Monti Lattari. Dal 17 luglio al 12 settembre, in diversi comuni del Parco, prenderanno il via campi di volontariato antincendio promossi dall’Ente Parco Regionale nell’ambito del progetto “I Giovani presidiano il Parco. Presidio di biodiversità” cofinanziato da Fondazione per il Sud. I volontari lavoreranno a fianco della Comunità Montana Monti Lattari, dei gruppi di protezione civile e del corpo forestale dello Stato nell’azione di avvistamento incendi boschivi.Ai campi, la cui durata sarà di 15 giorni ciascuno, possono partecipare tutti i cittadini italiani e stranieri maggiorenni. Le sedi sono: Angri, Cava de’ Tirreni, Corbara, Furore, Positano, Agerola e Scala.Obiettivo primario del progetto, la promozione tra i cittadini un maggior senso di responsabilità nei confronti delle risorse e delle bellezze naturali, cercando di innestare, soprattutto nei più giovani, un sentimento di attaccamento, tutela, protezione dell’ambiente circostante, attraverso la partecipazione ad un programma di avvistamento antincendio boschivo che si realizzerà su tutto il territorio dei Lattari. Ma allo stesso tempo i campi saranno anche una utile occasione di conoscenza del territorio, nonché di socializzazione tra persone che condividono la stessa scelta di volontariato. I campi costituiranno anche un importante strumento di aggregazione e svago per i volontari che parteciperanno all’iniziativa, con attività ludiche, escursioni e visite autonome che faranno da corredo all’attività principale di avvistamento e perlustrazione del territorio. L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto “I giovani presidiano il Parco presidio di Biodiversità”, con il quale il Parco dei Monti Lattari si propone di dar vita ad un presidio attivo sul territorio a garanzia dell’habitat ecologico, che ha nella montagna il suo elemento strutturale per la difesa e il recupero della complessità territoriale, in un’ottica di sviluppo locale integrato e duraturo. Una nuova edizione confortata anche dal risultato soddisfacente conseguito nel 2009, laddove in prossimità dei campi si è assistito a una riduzione significativa degli incendi.