Salerno: Comitato Acqua Pubblica scrive al sindaco De Luca

Il comitato Acqua Pubblica Salerno in data 23 giugno c.a. ha inviato al sindaco, Vincenzo De Luca, una lettera nella quale, alla luce delle sue dichiarazioni in merito alla gestione pubblica fatte nella recente campagna elettorale, lo sollecita, come suo stile, di passare dalle parole ai fatti, per salvaguardare la gestione pubblica dell’acqua della città di Salerno, trasformando urgentemente l’attuale società per azioni in una azienda speciale municipale o consortile se dovessero aderire altri comuni dell’ato4 .Naturalmente il comitato si è reso disponibile per un incontro e per sostenere le necessarie azioni da intraprendere

 Egr. Sindaco, La sua scelta di aderire all’impegno per l’acqua pubblica ha per noi un valore politico straordinario. Oggi la gestione pubblica dell’acqua è già possibile, ma abbiamo proposto un referendum col quale intendiamo confermare la volontà di escludere la possibilità che i privati (Spa a capitale pubblico, misto o privato) gestiscano la preziosa risorsa. Il governatore Vendola è stato l’unico ad andare concretamente in questa direzione. Egli ha intrapreso un percorso complesso: ha dovuto acquisire tutte le quote dell’acquedotto pugliese Spa. Le azioni erano nelle mani di una molteplicità di Enti Pubblici; oggi sono tutte della Regione Puglia. Il passaggio sul quale è impegnato attualmente è l’azzeramento della Spa e l’affidamento della gestione ad un soggetto di diritto pubblico, che gestisca senza scopo di lucro. Anche il vicino Comune di Napoli ha avviato un percorso di ripubblicizzazione; dopo gli annunci, attendiamo che siano compiuti atti concreti. Il Comune di Salerno può impegnarsi e andare nella stessa direzione. La popolazione ne trarrebbe grandi benefici. Affinchè ciò avvenga è necessario che Ella si adoperi per la trasformazione della Spa che attualmente ha la gestione in Azienda Speciale. L’operazione pare non presenti particolari difficoltà. I vantaggi saranno enormi: il diritto all’acqua sarà sancito in via definitiva e la risorsa sarà realmente gestita senza scopo di lucro; i dipendenti saranno maggiormente garantiti e con il risparmio legato all’azzeramento del profitto e allo speciale regime fiscale, sarà possibile ammodernare la rete idrica creando occasioni di lavoro per tanti giovani, che non trovano spazio; la riduzione delle dispersioni e degli sprechi sarà consequenziale. La scelta è urgente e obbligata. L’attuale normativa impone che, in mancanza, la Spa in house dovrà dismettere, a breve, importanti quote azionarie con un bando pubblico. L’ingresso delle multinazionali nella società del Comune è la logica conseguenza. Noi crediamo sia importante preservare questo patrimonio della città di Salerno. In questo quadro anche l’Ato potrebbe fare la sua parte. La nuova Azienda sarà maggiormente garantita se otterrà un affidamento della gestione direttamente dall’Ente competente, che in assenza di scopo di lucro può disporre, senza gara, in favore dell’Azienda Speciale o dell’Azienda Speciale Consortile, qualora alla stessa aderissero altri Comuni dell’Ato. Chiediamo che il Sindaco agisca in gran fretta. Il tempo dei messaggi, delle dichiarazioni e dei proclami è scaduto. Riconosciamo a Lei una capacità poco diffusa nella classe politica attuale: “è solito passare dalle parole ai fatti”. La parola “impegno” ha riacquistato, nella Sua gestione, il suo valore originario: rapporto di consequenzialità tra le parole e le azioni concrete. Non c’è più tempo! Oggi bisogna decidere e compiere tutti gli atti per preservare e rendere a tutti gli effetti pubblica la gestione dell’acqua dei cittadini di Salerno. Se il sindaco volesse incontrarci per discutere, condividere e pianificare il percorso, l’intero movimento non si sottrarrà all’impegno di sostenere pubblicamente le scelte da attuare.

Cordialità                                  

                                                                                                

                                                                                                                     Comitato Acqua Pubblica