Vita di Missione: Alfabeto Africano, M come Malattia

Padre Oliviero Ferro

Quando sei malato, non stai bene. Ti senti solo, quasi inutile. Se invece, qualcuno è vicino a te,cominci a sentirti meglio. Ma c’è malattia e malattia. C’è sempre un perché- Bisogna solo scoprirlo. E chi lo può fare? Dipende da te. O scegli la medicina tradizionale e vai dal guaritore o dallo stregone. Oppure cerchi di seguire quello che i bianchi hanno portato: vai dal medico all’ospedale. La differenza non solo  le medicine che ti vengono date. Non si tratta di guarire solo il corpo,ma soprattutto lo spirito. Il medico ti guarda, anzi prima ti chiede i soldi. Poi scarabocchia su un foglio il nome della medicina e te ne vai in farmacia a comperarla e tutto finisce lì. Il guaritore o lo stregone cercano di guarirti dentro. Fanno un po’ di “teatro” per distoglierti dalla situazione di sofferenza. Magari arrivano a dirti che qualcuno ti ha mandato la malattia. E tu sei già guarito. La medicina che ti daranno sarà solo una conferma di quello che già hanno fatto su dite. Per noi che veniamo dai paesi cosiddetti civilizzati, è difficile capire quello che succede. Per noi è più semplice: causa e effetto e soluzione immediata. Invece per un africano, è tutto un mondo che entra in questa situazione di difficoltà. Bisogna rimettere le cose in una prospettiva positiva. E solo chi conosce i segreti, ti può aiutare. Certo non tutti questi “dottori” sono affidabili, ma tu te ne torni a casa,convinto che ora la tua salute avrò una evoluzione positiva. E’ importante che chi sta intorno a te, ti faccia entrare in un clima di accoglienza e allora ti sentirai meglio. Se invece lo stregone ti ha detto che qualcuno ti vuole male, allora intorno a te si alzerà una cortina di sospetto e di diffidenza. Insomma la malattia diventerà più difficile da guarire. Chi ci guadagna è lo stregone. Capita, più o meno, la medesima cosa con i dottori in camice bianco. Approfittano della malattia per arricchirsi a spese del paziente. Avendone fatta l’esperienza, posso dire che entrare in certi ospedali o ambulatori, non è consigliabile. Solo se trovi qualcuno di fiducia,onesto, puoi rischiare di farti curare. E poi, a causa della mancanza cronica di soldi, molti malati non possono continuare le cure fino in fondo. Anche questa è una delle tragedie dei popoli del terzo mondo. Tutti hanno diritto a essere curati, ma solo chi ne ha la possibilità finanziaria può farcela. Gli altri chiederanno l’aiuto di Dio. Noi cerchiamo, nel nostro piccolo, di aiutarli, di stare vicino a loro. Ma non sempre è facile. Però, ce lo ricordiamo è un’opera di misericordia corporale e spirituale.